Un drone ostacola il recupero di un'escursionista a Cortina D'Ampezzo: intervento del soccorso alpino

Un drone ostacola il recupero di un’escursionista a Cortina D’Ampezzo: intervento del soccorso alpino

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Un drone ostacola il recupero di un'escursionista a Cortina D'Ampezzo: intervento del soccorso alpino - Gaeta.it

Un evento insolito ha segnato la mattinata di oggi nei pressi del rifugio “Vandelli” sulla catena dolomitica del Sorapis, dove un drone pilotato da uno sconosciuto ha bloccato il decollo dell’elicottero dei vigili del fuoco. Questo incidente ha causato ritardi significativi nell’intervento di soccorso per un’escursionista che necessitava di assistenza. Le autorità competenti stanno indagando sull’accaduto, mentre il Soccorso Alpino del Veneto ha relazionato l’intero episodio.

L’incidente nei pressi del rifugio “Vandelli”

Cosa è successo stamani

Questa mattina, nei pressi del rifugio “Vandelli”, il soccorso alpino è stato allertato per un’escursionista in difficoltà, una donna di 51 anni originaria di Mantova. A causa di un sospetto trauma al piede, la sua situazione ha richiesto l’intervento di un’eliambulanza, che ha effettuato un atterraggio sulla piazzola adiacente al rifugio. Il gestore del rifugio ha chiamato i soccorsi, segnalando l’emergenza e così, l’elicottero “Falco” è giunto rapidamente sul posto, portando con sé un’équipe medica altamente specializzata e un tecnico del soccorso alpino.

Il recupero dell’escursionista

Al momento dell’atterraggio, i soccorritori hanno immediatamente raggiunto la donna, medicandola e preparandola per il trasporto. La fase di imbarco è stata eseguita con grande attenzione, data la necessità di garantire la sicurezza della vittima. Tuttavia, proprio nel momento in cui l’elicottero era pronto a decollare, un drone è apparso nel cielo, stazionando sopra il velivolo dei vigili del fuoco. Questo intruso ha bloccato l’operazione di rientro, costringendo i soccorritori a un’attesa imprevista.

L’intervento della vigilanza

Ostacolo inatteso

Il drone, pilotato da un soggetto sconosciuto, ha destato immediata preoccupazione tra i soccorritori, i quali non sono riusciti a localizzare il pilota. Il rifugio “Vandelli” era affollato di visitatori in cerca di un’esperienza all’aria aperta, e tra la folla, identificare il responsabile del volo dell’ UAV si è rivelato un compito arduo. La situazione ha costretto i soccorritori a mantenere la calma, in attesa del comportamento del drone.

La sicurezza prima di tutto

Il protocollare simile incidenti è fondamentale per garantire la sicurezza degli interventi di soccorso. Uno stazionamento non autorizzato di droni può rappresentare un grave rischio non solo per i mezzi aerei, ma anche per la vita delle persone in situazioni di emergenza. Dopo alcuni minuti di attesa, il drone si è finalmente allontanato dal sito di atterraggio, permettendo all’elicottero di decollare e completare il suo compito di recupero.

L’importanza della vigilanza aerea

Un nuovo dibattito sulle norme

L’incidente ha riacceso il dibattito sulle normative riguardanti l’uso dei droni, soprattutto in aree montane e in preziosi scenari naturali. Le autorità e i gruppi di soccorso fanno appello a una maggiore regolamentazione per evitare che tali situazioni diventino più comuni. I droni, sebbene rappresentino una tecnologia innovativa, richiedono un’operazione responsabile, in particolare quando interferiscono con attività di salvataggio.

La risposta delle autorità

In seguito all’accaduto, il Soccorso Alpino del Veneto ha ribadito l’importanza del rispetto delle norme sul volo dei droni nelle zone di montagna, invitando i piloti a valutare sempre le conseguenze delle loro azioni. Proteggere la vita degli escursionisti e garantire la sicurezza degli interventi di soccorso è un obiettivo primario, che richiede la collaborazione e la responsabilità di tutti. L’incidente accaduto oggi serva da monito per tutti coloro che operano o si muovono nel contesto montano.

Il soccorso è infine riuscito a portare la donna in salvo, monitorando la sua condizione fino al trasporto in ospedale, ma l’episodio ha lasciato un segno di allerta sugli eventi futuri in zone frequentate da appassionati e turisti.

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