Il legame tra tradizione culinaria e impegno sociale emerge in un gesto semplice ma significativo. Durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, Nunzia Caputo, pastaia di Bari, ha fatto omaggio a Papa Francesco con le sue “orecchiette“, un prodotto simbolico del suo pastificio. Questo atto non rappresenta solo un dono gastronomico, ma incarna una profonda storia di riscatto per molte donne del suo gruppo, che hanno ritrovato un lavoro e una nuova dignità, allontanandosi da situazioni difficili.
La storia di Nunzia Caputo e del suo pastificio
Nunzia Caputo ha dato vita a un progetto sociale ben oltre le semplici tecniche di pastificazione. Insieme a un gruppo di mamme e nonne, ha riaperto botteghe storiche nel cuore di Bari vecchia, restituendo non solo lavoro ma anche speranza a giovani donne spesso intrappolate in cicli di povertà e tossicodipendenza. Queste donne, proprio come il fresco impasto di pasta che producono, hanno avuto l’opportunità di “riprendersi” attraverso un lavoro significativo e gratificante. La creazione di questo gruppo ha permesso loro di imparare la tradizione della pasta fresca, un’arte che racchiude dentro di sé amore e dedizione, trasmessa di generazione in generazione.
Durante l’udienza, Nunzia ha condiviso la gioia del riconoscimento del loro lavoro. La sua testimonianza oltrepassa la semplice narrazione personale, diventando simbolo di un movimento più ampio che celebra la resilienza e la capacità di reinventarsi. I gesti quotidiani di amore nella cucina, come ad esempio quella forchetta utilizzata per creare i bordi dei panzerotti, sono stati oggetto delle parole di Papa Francesco nel suo recente enciclica “Dilexit nos“, sottolineando che nulla potrà mai sostituire il calore e l’affetto che si esprimono attraverso la cucina casalinga. Questo messaggio ha risuonato profondamente nel cuore delle donne del pastificio, rafforzando la loro determinazione e il loro impegno.
L’impatto dell’associazione “50&più”
All’udienza generale era presente anche l’Associazione “50&più”, che celebra e sostiene le persone oltre i cinquanta anni, ponendo l’accento sul loro valore all’interno della società. Il segretario generale Lorenzo Francesconi ha delineato un quadro positivo: l’associazione conta oggi oltre 300.000 iscritti e continua a espandersi, contribuendo a diffondere consapevolezza riguardo al ruolo importante che gli anziani possono avere nelle comunità. La sensibilità di Papa Francesco verso questa tematica è ben nota e il suo saluto ai membri dell’associazione rappresenta una connessione tra generazioni, promuovendo l’idea che l’esperienza e la saggezza degli anziani siano risorse preziose per tutti.
Questo riconoscimento serve a contrastare stereotipi negativi spesso associati alla senilità, offrendo una nuova prospettiva sul valore che ogni persona può apportare, indipendentemente dall’età. Attraverso attività sociali, formative ed eventi comunitari, “50&più” lavora per promuovere uno spazio in cui le persone più mature possano sentirsi coinvolte e valorizzate, sostenendo un approccio attivo nella vita sociale.
Delegazioni e messaggi di unità
L’udienza ha visto la partecipazione di varie delegazioni provenienti non solo dall’Italia, ma anche dall’estero. Tra queste, una significativa rappresentanza dalla Repubblica Ceca ha reso omaggio ai caduti della Prima Guerra mondiale e ha pregato per la pace. La visita, che coincide con l’anniversario del conflitto, ha sottolineato il ruolo della Chiesa come agente di unione e speranza. Il cardinale Dominik Duka, alla guida della delegazione, ha espresso il senso di comunità e riflessione, un tema che trae linfa dall’invito del Papa a vivere in pace e armonia.
A testimoniare la bellezza dei legami tra culture diverse, l’orchestra e il coro di Rycnhov hanno offerto un momento musicale toccante in onore al Pontefice, enfatizzando l’importanza della musica e dell’arte nel rafforzamento degli ideali di pace e solidarietà. Esemplari doni, come l’anello donato dai membri della delegazione e il quadro di Pavel Kobliha, rappresentano simbolicamente la gratitudine e l’affetto per l’impatto che Papa Francesco ha avuto nel mondo contemporaneo, promuovendo un messaggio di amore e riconciliazione in un periodo storico carico di sfide.
Ultimo aggiornamento il 13 Novembre 2024 da Marco Mintillo