Negli oltre 20 anni di utilizzo dell’intelligenza artificiale, il nostro paese si distingue come settimo al mondo per ricerca scientifica e di base. L’Italia, insieme all’Europa, ha l’opportunità di affermarsi nell’applicazione e nello sviluppo di componenti sempre più sofisticati. Mario Nobile, direttore generale AgID, ha sottolineato come la strategia sia quella di fornire strumenti, applicazioni e valutazioni sull’impatto e il rischio delle nuove tecnologie, che non si limitano a effetti negativi ma investono settori cruciali come la salute e la gestione del territorio.
Il decalogo per l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione secondo Mario Nobile
Nel recente piano triennale per l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione, è emerso un decalogo di principi fondamentali. Tra questi, la qualità del dato, le competenze attraverso la formazione e l’addestramento del personale e la trasparenza degli accessi. Nobile evidenzia che la regolamentazione non deve essere intesa come un ostacolo, ma come un incentivo, suggerendo che chi adotterà modelli trasparenti potenzialmente otterrà maggior successo sul mercato.
L’esempio di successo dell’intelligenza artificiale in ambito pubblico
Nobile ha evidenziato alcuni esempi di successo dell’intelligenza artificiale già presenti nella Pubblica Amministrazione italiana. Ad esempio, l’Inps gestisce quotidianamente 16mila pec grazie a sistemi di intelligenza artificiale generativa, ottimizzando le attività di smistamento dei messaggi. Inoltre, autorità locali e strutture sanitarie utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare la cura dei pazienti e accelerare le diagnosi mediche, dimostrando il potenziale rivoluzionario di questa tecnologia nel settore della salute.
Ultimo aggiornamento il 9 Giugno 2024 da Laura Rossi