Il 14 aprile alle 11, si svolgerà un importante evento all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, con la diretta “Good Morning Freedom“. Questa trasmissione radiofonica, parte della X edizione del festival “Imbavagliati”, celebra il valore del giornalismo in contesti difficili e pericolosi. Quest’anno la manifestazione si concentra sulla memoria di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista e speaker radiofonico italiano tragicamente scomparso nell’attentato di Strasburgo nel 2018. Con questo evento, il festival intende dare voce a chi lavora in aree segnate da conflitti e repressione.
Dettagli dell’evento: una rete di voci da tutto il mondo
La manifestazione avrà luogo presso Palazzo Serra di Cassano e vedrà la partecipazione di giornalisti, artisti e attivisti da molte parti del mondo. Uomini e donne che operano in condizioni estremamente rischiose porteranno le loro testimonianze. Tra i partecipanti, si contano nomi come András Arató da Ungheria, Ana Luisa Cantoral dal Messico e Samir Al Qaryouti dalla Palestina. Questi professionisti, insieme a rappresentanti di diverse emittenti radiofoniche, sottolineeranno l’importanza del loro lavoro e l’impatto che ha sulle loro comunità.
Il programma include anche interventi di noti giornalisti italiani, tra cui Andrea Borgnino di RaiPlay Sound e Barbara Schiavulli di Radio Bullets. La kermesse si arricchirà di performance musicali, con artisti come Eugenio Bennato e Lino Vairetti, i quali offriranno un tocco culturale all’interconnessione tra arte e giornalismo. Un elemento fondamentale sarà la memoria di chi ha perso la vita per la verità e la giustizia, con sguardi rivolti anche a casi emblematici come Giulio Regeni e Ilaria Alpi.
Gemellaggio e mobilitazione per la pace: eventi paralleli
Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 15, si svolgerà una mobilitazione in piazza Calenda, promossa dal “Teatro Trianon Viviani” e dall’associazione “Fermatevi!“. Questa iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla liberazione degli ostaggi israeliani e dei civili palestinesi. Il festival “Imbavagliati” ha come simbolo la Mehari di Giancarlo Siani, un significativo monito contro l’oblio delle vittime innocenti.
In questa ottica, i genitori di Mario Paciolla, giornalista e cooperante dell’Onu trovato senza vita in Colombia nel 2022, interverranno per condividere la loro esperienza e richiamare l’attenzione su storie di vita spezzate. Queste testimonianze saranno cruciali per ricordare l’importanza del lavoro giornalistico, in grado di fare la differenza anche nei contesti più difficili.
La radio come strumento di libertà di informazione
Désirée Klain, direttrice del festival, ha evidenziato il ruolo cruciale della radio, soprattutto in territori come quelli segnati dalla guerra. Nonostante le nuove tecnologie, in molte aree la radio resta l’unico mezzo di comunicazione accessibile per ottenere notizie e informazioni. Questo è fondamentale, poiché in territori dove Internet è instabile e i social media possono essere bloccati, la radio continua a rappresentare un faro di libertà e verità.
La testimonianza e la resilienza dei giornalisti, uniti in questo evento globale, mettono in evidenza non solo la crucialità dell’informazione in tempo di crisi, ma anche l’impegno collettivo per la pace e la giustizia. Con “Good Morning Freedom“, il festival “Imbavagliati” rinnova l’appello alla solidarietà per chi, ogni giorno, lotta per diritto di espressione e verità.