Il significato di “Hope”
In un abbraccio materno, si scorgono due figli: uno complice, l’altro distante. La bambina volge lo sguardo verso l’esterno, incarna coraggio e determinazione. È così che nasce “Hope”, il nuovo murale di Giulio Rosk donato a Palermo da Pasqualino Monti. Quest’opera, situata a Passaggio Petrina 5, è frutto delle iniziative di Sicindustria Palermo volte a migliorare la città , come la cena di solidarietà che ha dato avvio a vari interventi, tra cui il finanziamento personale di un’opera allo Sperone.
La visione di Monti e Rosk
Monti, ispirandosi a Sant’Agostino, sottolinea l’importanza di speranza, sdegno e coraggio nella lotta al cambiamento. Con il contributo di Rosk, il murale ritrae una madre, simbolo di speranza, circondata da due figli che incarnano indifferenza e coraggio. Un’opera che va oltre l’estetica, invitando la città a riflettere e guardare al futuro con fiducia e determinazione.
Il valore dei piccoli gesti
Il murale al quartiere Sperone rappresenta un frammento di bellezza che contrasta la monotonia architettonica, promuovendo una speranza in più per la comunità . Durante la cerimonia di consegna, con la presenza del sindaco Lagalla e del presidente di Sicindustria Palermo Rusello, si sottolinea l’importanza di gesti generosi e disinteressati come quello di Monti. L’opera si inserisce in un contesto più ampio di interventi benefici avviati, come il campetto di calcio di Romagnolo e le borse di studio per studenti in difficoltà educativa.
Un futuro di rinascita
Attraverso l’illuminazione artistica dei Quattro Canti e la riqualificazione di varie aree, Palermo respira un’aria nuova grazie alla collaborazione tra enti e istituzioni. Il murale di Rosk si lega al tema della speranza, particolarmente significativo in occasione del quattrocentesimo di Santa Rosalia. Questi segni e simboli rappresentano la speranza di un riscatto e di un cambiamento per i quartieri palermitani, partendo da gesti di generosità e sensibilità come quello di Monti e Rosk.
Ultimo aggiornamento il 14 Giugno 2024 da Laura Rossi