La zona di Ostia Ponente ha appena ricevuto un rinnovamento visivo e culturale grazie all’opera “AniMare,” che riflette su biodiversità e inclusione. Questa creazione non è solo un’opera di street art, ma un richiamo all’unità e alla celebrazione della bellezza del territorio. Realizzata dalla Fondazione Roma Litorale, l’opera segna un passo avanti nella trasformazione della comunità locale, promuovendo valori essenziali per la coesione sociale.
La nascita dell’opera “AniMare”
“AniMare” rappresenta un legame simbolico tra la natura e la comunità, ispirata dalle Secche di Tor Paterno. Questo grande murales si estende lungo il muro che confina con la Fondazione Roma Litorale, un ente che da oltre quattro decenni lavora a favore delle persone con fragilità, disabilità del neurosviluppo e malattie rare. L’opera si colloca tra via del Sommergibile e il Lungomare Duca degli Abruzzi, un luogo strategico che attira l’attenzione di cittadini e visitatori.
Stefano Galloni, direttore generale della Fondazione, ha espresso l’importanza di questa iniziativa nel rappresentare un abbraccio collettivo alle famiglie e ai ragazzi supportati dall’ente: “Un sorriso alla vita, all’ambiente, al mare e alla storia.” L’opera è vista come un passaggio fondamentale per riqualificare una zona storicamente trascurata, trasformando una semplice parete in un’esperienza artistica e sociale. Anche il team del Gruppo Subword ha avuto un ruolo cruciale, un’associazione di promozione sociale che ha contribuito a dare vita a questa visione attraverso l’arte.
La presenza delle istituzioni locali
L’inaugurazione di “AniMare” ha visto una significativa partecipazione da parte delle autorità locali. Il Presidente del X Municipio, Mario Falconi, insieme ad altri membri dell’amministrazione, ha sottolineato l’importanza dell’arte nel contesto della comunità. Valentina Prodon, vicepresidente del Municipio, e gli Assessori Denise Lancia e Andrea Morelli hanno confermato il sostegno dell’amministrazione per iniziative che promuovono la cultura e l’inclusione.
Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, ha enfatizzato come enti come la Fondazione Roma Litorale siano fondamentali nella difesa dei diritti delle persone con disabilità. “La Fondazione è il più antico ente di settore sul litorale di Roma,” ha osservato, evidenziando i risultati già ottenuti e l’impegno per proseguire verso obiettivi ancora più ambiziosi. La presenza delle istituzioni durante il taglio del nastro ha rappresentato un ulteriore passo verso la creazione di spazi inclusivi e dignitosi per tutti.
L’arte come ponte tra diverse espressioni
Il murales “AniMare” non è solo un’opera visiva, ma integra anche elementi di tecnologia e letteratura. È stato concepito per stabilire un dialogo tra diverse forme artistiche, utilizzando i QR code che rimandano a video-fiabe. La presidente dell’associazione “Le Tartarughe“, Laila Scorcelletti, ha evidenziato come il progetto abbia rispecchiato i valori e le finalità della sua associazione.
Da ben diciotto anni, Le Tartarughe operano a favore della cultura nel territorio, collaborando in modo proficuo con la Fondazione Roma Litorale. Grazie a questa sinergia, è stato possibile trasformare un vecchio muro in un palcoscenico artistico. Tra gli artisti partecipanti al progetto troviamo poeti e pittori del Gruppo Subword, che dal 2017 promuovono iniziative nel Litorale romano. Le loro opere si distinguono nel panorama artistico locale e contribuiscono a portare una ventata di freschezza e innovazione.
Il contributo della comunità
La creazione di “AniMare” è il risultato di un lavoro collettivo che ha coinvolto diverse professionalità. Oltre agli artisti di Subword, hanno partecipato anche musicisti e tecnici audio, creando così un prodotto artistico che abbraccia più discipline. Questo approccio multidisciplinare arricchisce ulteriormente il valore dell’opera, rendendola una risorsa per il quartiere e per chi lo visita.
La riqualificazione dell’area di Ostia Ponente attraverso questo murales rappresenta un chiaro messaggio: l’arte ha la capacità di unire, emozionare e trasformare spazi e vite. Con iniziative come “AniMare,” la comunità si riappropria dei suoi luoghi, favorendo la socialità e il rispetto per l’ambiente circostante. I risultati sono già visibili: l’installazione artistica ha attirato l’attenzione di molti, stimolando un dialogo pubblico sul significato dell’arte e della biodiversità nella vita quotidiana.
L’opera “AniMare” si configura quindi non solo come un murales, ma come un simbolo di rinascita e inclusione per la comunità di Ostia Ponente, rafforzando i legami sociali e culturali.
Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina