Un museo al buio: Mutat offre ai visitatori un'esperienza tattile unica nel suo genere

Un museo al buio: Mutat offre ai visitatori un’esperienza tattile unica nel suo genere

A San Vito al Tagliamento apre Mutat, un museo tattile innovativo che promuove l’inclusività e offre un’esperienza artistica unica attraverso il senso del tatto, rivoluzionando la fruizione dell’arte.
Un museo al buio3A Mutat offre Un museo al buio3A Mutat offre
Un museo al buio: Mutat offre ai visitatori un'esperienza tattile unica nel suo genere - Gaeta.it

A San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, nasce un museo che rivoluziona il concetto di fruizione artistica. Mutat, il nuovo museo tattile, invita i visitatori a esplorare l’arte attraverso il senso del tatto, permettendo di vivere un’esperienza immersiva in un ambiente privo di stimoli visivi. Questo progetto, realizzato con il supporto dell’associazione Polaris Amici del libro parlato Odv, del Comune e dell’Erpac, si presenta come un’opportunità per ripensare le modalità di interazione con l’arte.

Il museo e la sua proposta innovativa

Mutat capovolge la regola tradizionale dei musei, in cui il tocco è generalmente vietato. Qui, la percezione tattile si fa protagonista, in un contesto in cui i visitatori possono toccare e sentirne la materia. La direttrice del museo, Erica Gaiatto, chiarisce che questa esperienza mira a “valorizzare la percezione tattile eliminando gli stimoli visivi, spesso prevalenti nella nostra vita quotidiana”. Questo approccio rende il museo accessibile a tutti, promuovendo un modello di inclusività.

Ogni visitatore all’interno di Mutat può intraprendere un percorso personale e unico, guidato da volontari che donano la loro voce per accompagnare l’esperienza. Non ci sono limiti: da chi cerca un contatto profondo con l’arte a chi desidera comprendere rinomate opere attraverso un nuovo linguaggio sensoriale. La guida verbale diventa una chiave di lettura e di comprensione, arricchendo il percorso di visita.

Un percorso alla scoperta dell’arte

Il museo offre un viaggio sensoriale articolato in tre sezioni, che invita i visitatori a esplorare bendati. La prima sezione è dedicata a una collezione di riproduzioni di opere pittoriche famose, realizzate in bassorilievo con una particolarità: sono fatte di resina trasparente. Queste opere nascono dal lavoro di Gualtiero Munerol e dal Centro internazionale del libro parlato A. Sernagiotto Odv di Feltre. Tra le riproduzioni si trovano pezzi significativi come il Duca di Urbino Federico da Montefeltro di Piero della Francesca e Il Colombre di Dino Buzzati.

In aggiunta, vi è una sezione incentrata su sculture originali, realizzate da artisti vedenti e non. Questo aspetto rappresenta una fusione di talenti da diverse prospettive artistiche. L’arte diventa un linguaggio universale, capace di superare le barriere della vista. Infine, sono presenti modelli 3D del territorio, offrendo un’ulteriore dimensione spaziale da esplorare.

Opere significative e il valore dell’inclusività

Tra le opere scultoree, si distinta per importanza il Cristo rivelato di Felice Tagliaferri, in mostra fino alla primavera del 2026. Quest’opera, realizzata in marmo di Carrara e frutto di due anni di lavoro, è un omaggio al celebre Cristo velato di Giuseppe Sanmartino e viene presentata ai non vedenti in modo diretto e tangibile. Le mani incrociate che formano un cuore, nell’opera Sento ergo esisto, simboleggiano l’invito del museo a creare un legame profondo tra l’arte e il visitatore.

Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, ha sottolineato l’importanza di questo modello culturale: “L’inclusività fa parte della visione pluralista che intendiamo promuovere. Mutat rappresenta concretamente questo approccio nella cultura regionale”. Il museo diventa così un punto di riferimento non solo per la città di San Vito al Tagliamento, ma per una valida esperienza da replicare anche in altri contesti.

Questa iniziativa non solo arricchisce il patrimonio culturale del Friuli, ma offre anche uno spunto prezioso per ripensare l’interazione con l’arte, mettendo in evidenza l’importanza del tatto come via di esplorazione e comprensione.

Change privacy settings
×