Un nuovo capitolo per la politica cristiana: la rete di Trieste si incontra a Roma

Un nuovo capitolo per la politica cristiana: la rete di Trieste si incontra a Roma

Il 14 e 15 febbraio 2025, Roma ospiterà la prima riunione della rete di Trieste, un’iniziativa per promuovere il dialogo politico tra amministratori locali e comunità cristiane.
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Un nuovo capitolo per la politica cristiana: la rete di Trieste si incontra a Roma - Gaeta.it

Il 14 e 15 febbraio 2025, Roma ospiterà un evento significativo per l’amministrazione locale cristiana. Presso il Th Hotel, un rinato punto di incontro per le comunità, si terrà la prima riunione della “rete di Trieste”. Questo network di amministratori, nato durante la Settimana Sociale dello scorso luglio, ha suscitato l’interesse di oltre 300 partecipanti già confermati. Un’iniziativa che promette di innovare e rinforzare il dialogo politico fra i rappresentanti locali, focalizzandosi sulle esigenze delle persone e delle comunità.

Il coinvolgimento della rete politica “per le persone e la comunità”

La rete di Trieste è anche sostenuta dalla rete politica “per le persone e la comunità”. Attiva in diverse province del Sud e del Centro Italia, questa rete è già stata presente come esempio di buona pratica durante il suddetto evento di Trieste. I portavoce di questa rete, Alfredo Chiantini, Giuseppe Irace e Nicola Campanile, hanno messo in luce come negli ultimi cinque anni abbiano coinvolto centinaia di persone provenienti dal mondo dell’associazionismo cristiano e laico. In un contesto politico complesso, la loro iniziativa ha rappresentato una novità autentica a livello locale.

Il gruppo si sente orgoglioso di contribuire a questa rete nazionale, ritenendo che il dialogo e il confronto attivo siano cruciali per rispondere alle esigenze concrete delle persone. La loro partecipazione alla tavola rotonda di apertura è un’importante opportunità per dimostrare come l’impegno cattolico nella sfera politica possa avere una forte rilevanza in questo particolare momento storico del Paese. Durante il dibattito, verranno esplorati non solo gli obiettivi della rete ma anche i modi attraverso cui essa può diventare un punto di riferimento per una politica orientata al bene comune.

Obiettivi e aspirazioni della rete di Trieste

Il titolo dell’iniziativa, “La rete di Trieste. Perfino più di un partito”, riflette l’intenzione del network: creare uno spazio di dialogo e partecipazione attiva. I fondatori, Francesco Russo ed Elena Granata, aspirano a costruire una piattaforma che superi l’attuale bipolarismo politico, richiamando la Dottrina sociale della Chiesa come guida per le discussioni e le decisioni. In questo invito alla partecipazione, viene sottolineata l’importanza di un impegno autentico, capace di rinnovare la politica italiana attraverso l’ascolto e la condivisione.

L’appello rivolto agli amministratori locali evidenzia che esiste un bisogno urgente di uscire dalle nostalgie e di abbandonare l’idea di un nuovo partito. La sfida consiste nel ripristinare il senso di comunità e nella capacità di attrarre i giovani verso un impegno politico che sia percepito come significativo e non distante. A Roma, i partecipanti camperanno il “seme di un nuovo stile” politico, all’insegna di un’attività generosa e disinteressata, che miri non solo a risolvere i problemi locali, ma a stabilire relazioni più forti a livello nazionale.

Il grande parterre di relatori

Durante questo evento, le voci dei relatori promettono di arricchire le discussioni. Tra gli invitati ci saranno figure di spicco del panorama cattolico e politico italiano, come Giuseppe Notarstefano, presidente dell’Azione Cattolica Italiana, e Elena Granata, vicepresidente del Comitato organizzatore della Settimana Sociale di Trieste. La lista include anche Marco Damilano, giornalista di rilievo, Ernesto Maria Ruffini, già direttore dell’Agenzia delle Entrate, e Giuseppe Irace, segretario della rete “Persone e Comunità”.

In aggiunta, si segnalano nomi come Leonardo Becchetti, promotore del “Piano B”, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, e Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, fino a Francesco Scoppola, presidente dell’AGESCI. Questo ampio schieramento di esperti e leader è un sinonimo della rilevanza e della serietà dell’incontro, con l’obiettivo di non solo discutere, ma di avviare progetti e collaborazioni concrete nel prossimo futuro.

Con un evento di tale portata, la rete di Trieste si propone di segnare un cambiamento nel panorama politico italiano, stimolando il dialogo all’interno delle comunità e cercando di rinnovare l’interesse verso l’impegno civico.

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