Un nuovo farmaco per la cheratite da Acanthamoeba: l'innovazione italiana al servizio della salute

Un nuovo farmaco per la cheratite da Acanthamoeba: l’innovazione italiana al servizio della salute

Sifi presenta un nuovo farmaco per la cheratite da Acanthamoeba, approvato a livello europeo, che migliora il trattamento e la qualità della vita dei pazienti, supportato da una companion app innovativa.
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Un nuovo farmaco per la cheratite da Acanthamoeba: l'innovazione italiana al servizio della salute - Gaeta.it

Fabrizio Chines, presidente e amministratore delegato di Sifi, ha recentemente messo in luce il significativo contributo della sua azienda nello sviluppo di un farmaco per una patologia rara, la cheratite da Acanthamoeba. Durante l’evento “Salute e sanità, il doppio binario“, tenutosi a Roma, Chines ha evidenziato come questo farmaco rappresenti un passo avanti non solo per i pazienti italiani, ma per l’intera comunità europea, registrando un’approvazione del 20% a livello continentale. La patologia, nota per la difficoltà di diagnosi, è spesso trattata in modo inadeguato, a causa della scarsa disponibilità di risorse e competenze.

La difficoltà nella diagnosi della cheratite da Acanthamoeba

La cheratite da Acanthamoeba è un’infezione oculare rara, generalmente causata da un uso improprio delle lenti a contatto. Questo porta a ritardi nel riconoscimento della malattia e a trattamenti non sempre appropriati. La gestione della malattia si complica ulteriormente dalla mancanza di risorse, sia in termini di strumentazione che di formazione del personale sanitario, che può influenzare negativamente la vita dei pazienti. In altri Paesi, come la Germania, i pazienti con questa patologia vengono spesso ricoverati per una settimana e sottoposti a una terapia intensiva, con somministrazioni di farmaci ogni ora. Le difficoltà nel trattamento possono danneggiare significativamente la qualità della vita, creando un circolo vizioso di dolore e disagio.

L’impatto positivo del nuovo farmaco

Il farmaco sviluppato da Sifi ha lo scopo di rivoluzionare il trattamento della cheratite da Acanthamoeba, consentendo ai pazienti di evitare il ricovero. Chines ha spiegato che l’approvazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali certifica l’efficacia della terapia. Grazie agli investimenti nelle fasi di ricerca e sviluppo e all’ottimizzazione del protocollo terapeutico, i pazienti possono ora seguire un regime di trattamento meno invasivo e molto più gestibile. Il farmaco consente una minore somministrazione e una gestione del dolore più efficace, migliorando quindi significativamente il benessere generale dei pazienti.

L’innovativa companion app per supportare i pazienti

Sifi ha anche introdotto una companion app, un’ulteriore innovazione progettata per supportare i pazienti nella gestione della terapia. Questa applicazione non solo migliora l’aderenza al trattamento, ma permette anche ai medici di monitorare efficacemente il rispetto delle indicazioni terapeutiche. La app fornisce informazioni utili, riducendo la necessità di interazioni frequenti con il medico e permettendo ai pazienti di gestire meglio il dolore e le esigenze quotidiane. In questo modo, gli utenti possono riprendere in modo graduale le normali attività lavorative e sociali, che erano rese impossibili dalla patologia.

La chiara evoluzione del trattamento per la cheratite da Acanthamoeba non solo rappresenta un traguardo per Sifi e il sistema sanitario italiano, ma riaccende le speranze dei pazienti colpiti da questa malattia rara, testimoniando l’importanza della ricerca nel miglioramento della qualità della vita.

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