Un Nuovo Inizio per Italia Viva: la Candidatura di Luigi Marattin

Un Nuovo Inizio per Italia Viva: la Candidatura di Luigi Marattin

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Un Nuovo Inizio per Italia Viva: la Candidatura di Luigi Marattin - Gaeta.it

Il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin, ha annunciato su ‘Il riformista’ la sua decisione di candidarsi al congresso proposto da Matteo Renzi per l’autunno. Questa mossa arriva in un momento di riflessione per il partito, dopo il deludente risultato degli Stati Uniti d’Europa alle elezioni europee.

La Rottura del Terzo Polo: Cosa è Successo e Cosa Fare Adesso

Luigi Marattin sottolinea che la rottura del Terzo Polo è stata un crimine politico, con il flop delle elezioni europee come conseguenza. Il gruppo unico Iv-Azione, secondo Marattin, funzionava in modo eccellente. Adesso è necessario riconoscere la fine di un ciclo e ricostruire completamente, partendo da zero e coinvolgendo nuove energie. Marattin esprime la necessità di creare le condizioni politiche per un nuovo progetto, lontano dalle lotte intestine tra gruppi dirigenti.

La Ricerca di una Proposta Politica Innovativa per una Nuova Elettorato

Marattin ritiene che in Italia ci sia uno spazio significativo per un’offerta politica autenticamente liberal-democratica e riformatrice, che possa attrarre i 10 milioni di italiani che hanno smesso di votare. Riguardo a una possibile collaborazione con Schlein o Meloni, Marattin chiarisce che al momento nessuna delle due opzioni è considerata.

La Prospettiva per Italia Viva: Costruire il Futuro Insieme

Il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, sottolinea l’importanza della riflessione politica e della costruzione di una visione comune per il futuro del partito. Borghi sottolinea che il congresso proposto da Matteo Renzi è un passo serio e corretto, in quanto permette alla comunità di elaborare una risposta, una strategia e una prospettiva condivisa.

La Costruzione di una Prospettiva Riformista in Italia

Borghi sottolinea che in Italia esiste un’enorme richiesta di una proposta politica all’altezza delle sfide e dei bisogni della società. Egli evidenzia che in passato, di fronte alla prospettiva di “due vincitori”, l’Italia ha risposto con una prospettiva riformista. Propone quindi di seguire quell’esempio, affermando che prima di parlare di alleanze è necessario definire chi si è politicamente e quale sia il progetto da realizzare.

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