Un nuovo processo di appello per Chiara Appendino: riduzione della pena e ricalcolo dei fatti

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Un nuovo processo di appello per Chiara Appendino: riduzione della pena e ricalcolo dei fatti - Gaeta.it

La decisione della Cassazione

I giudici della quarta sezione penale della Cassazione hanno deciso di aprire un nuovo processo di appello per Chiara Appendino, l’ex sindaca di Torino. Accogliendo la richiesta della procura generale, è stata annullata con rinvio la sentenza che aveva inflitto all’ex sindaca una condanna a 18 mesi. L’obiettivo è ricalcolare la pena, riducendola, in merito ai fatti di piazza San Carlo. È stata dichiarata irrevocabile la responsabilità penale per Appendino e Paolo Giordana, ex capo di gabinetto del comune.

La difesa di Chiara Appendino

L’avvocato Franco Coppi, difensore insieme a Luigi Chiappero dell’ex sindaca di Torino, ha espresso la propria perplessità riguardo alla sentenza emessa. Afferma che si tratta di una decisione particolarmente severa nei confronti della sindaca, attribuendole responsabilità per fatti che difficilmente potevano essere controllati da lei direttamente. La vicenda si lega ai tragici eventi del 3 giugno 2017 durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, che causò il panico tra la folla con numerose vittime, tra cui due donne. Appendino fu processata per le accuse di omicidio, disastro e lesioni, tutti in forma colposa, in quanto primo cittadino.

Nuovo processo per altri imputati

In seguito alla decisione della Cassazione, è stato disposto un nuovo processo di appello anche per Maurizio Montagnese, ex presidente di Turismo Torino. Invece, Alberto Bonzano, dirigente della Questura all’epoca dei fatti, è stato assolto in via definitiva con la formula “per non avere commesso il fatto”. La vicenda continua a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e a sollevare dubbi e perplessità sul ruolo e le responsabilità delle figure coinvolte nei tragici eventi di piazza San Carlo.

Approfondimenti

    Chiara Appendino: Ex sindaca di Torino, è stata coinvolta in un caso legato agli eventi di piazza San Carlo avvenuti il 3 giugno 2017 durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. È stata sottoposta a processo per le accuse di omicidio colposo, disastro e lesioni, in quanto primo cittadino al momento dell’accaduto. La Cassazione ha deciso di aprire un nuovo processo di appello per ricalcolare la pena, riducendola. La sua responsabilità penale è stata dichiarata irrevocabile.

    Paolo Giordana: Ex capo di gabinetto del comune di Torino coinvolto nel caso di piazza San Carlo insieme a Chiara Appendino. La Cassazione ha dichiarato irrevocabile la sua responsabilità penale e ha deciso di aprire un nuovo processo di appello.

    Avvocato Franco Coppi: Uno dei difensori di Chiara Appendino insieme a Luigi Chiappero. Ha espresso perplessità riguardo alla decisione della Cassazione, ritenendo che la condanna inflitta all’ex sindaca sia troppo severa considerando la natura degli eventi.

    Luigi Chiappero: Altro difensore di Chiara Appendino coinvolto nel caso legato a piazza San Carlo.

    Maurizio Montagnese: Ex presidente di Turismo Torino coinvolto nei fatti di piazza San Carlo. La decisione della Cassazione ha disposto un nuovo processo di appello anche per lui.

    Alberto Bonzano: Dirigente della Questura al tempo degli eventi di piazza San Carlo, è stato assolto in via definitiva con la formula “per non avere commesso il fatto”. La sua posizione è stata chiarita definitivamente, a differenza di altri imputati coinvolti nella vicenda.

    Piazza San Carlo: Luogo dove si sono verificati i tragici eventi il 3 giugno 2017 durante la proiezione della finale di Champions League, causando panico tra la folla e numerose vittime, tra cui due donne. Gli eventi hanno portato a inchieste e processi per valutare le responsabilità delle figure coinvolte, inclusa Chiara Appendino come sindaca di Torino all’epoca.

    Questo caso illustra la complessità delle responsabilità legali e della gestione delle situazioni di emergenza da parte delle figure politiche e amministrative coinvolte in eventi tragici come quelli di piazza San Carlo, mettendo in luce le conseguenze che possono derivare anche in termini giudiziari.

Ultimo aggiornamento il 17 Giugno 2024 da Marco Mintillo

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