Il Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico nelle Marche avanza, a seguito dell’emergenza alluvionale del 2022. La Regione ha messo in campo un insieme di interventi che riguardano le province di Ancona, Pesaro Urbino e Macerata, per un ammontare complessivo di 83,8 milioni di euro. Questo progetto non solo si propone di rispondere ai danni causati dall’alluvione, ma rappresenta anche un passo importante verso la sicurezza del territorio, mirato a migliorare le infrastrutture e la gestione delle risorse idriche.
Il piano di intervento
Il piano prevede un totale di 19 interventi, affidati grazie a un Accordo Quadro stipulato dalla Regione Marche. L’importo complessivo di 83,8 milioni di euro fa parte di una cifra totale di 130 milioni, di cui 113 finanziati tramite i Fondi alluvione e 17 dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica . Gli interventi coprono una vasta gamma di attività , tra cui il consolidamento delle infrastrutture esistenti, la regimazione delle acque e la manutenzione necessaria delle strade. Inoltre, vengono previsti lavori di ricostruzione di tratti stradali e altre strutture strategiche. I comuni interessati comprendono Corinaldo, Trecastelli, Senigallia, Ostra Vetere, Sassoferrato, e diversi altri centri situati nell’Alta vallata del Nevola.
Questa programmazione si propone di migliorare le condizioni di sicurezza e vivibilità in zone che hanno subito danni significativi a causa dell’alluvione. Ad esempio, interverrà sulla cassa di espansione fiume Nevola, che si trova in località Ponte Lucerta, per garantire una migliore gestione delle acque nei momenti di piena.
Tempistiche e fasi di realizzazione
Durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Raffaello, il presidente della Regione e commissario per l’alluvione 2022, Francesco Acquaroli, ha descritto le tempistiche previste per l’inizio degli interventi. Il vice commissario Stefano Babini ha confermato che, salvo imprevisti, si prevede l’apertura dei cantieri per la fine di marzo o inizio di aprile. I lavori dovrebbero proseguire per circa otto mesi e, se tutto va secondo i piani, si potrebbero vedere le prime opere completate entro la fine dell’anno o all’inizio del 2026.
In aggiunta al primo accordo quadro, è previsto un secondo accordo che porterà alla progettazione di ulteriori opere per un valore di circa 50 milioni di euro. Questo ampliamento porterà all’attivazione di 34 interventi complessivi e due servizi, dimostrando così l’impegno della Regione nel voler affrontare la questione in modo organico e strutturato.
Interventi specifici di rilievo
Il piano include interventi di grande rilevanza, alcuni dei quali hanno già catturato l’attenzione per il loro impatto diretto. Tra i progetti di maggior spicco figura la manutenzione straordinaria del fiume Misa, per un costo totale stimato intorno ai 12,2 milioni di euro. Questo intervento comporta l’asportazione di materiale alluvionale e il rafforzamento delle arginature, operazioni essenziali per prevenire futuri eventi critici.
Inoltre, la realizzazione della cassa di espansione del Misa in località Pancaldo, a Ostra Vetere, avrà un’importanza cruciale nella gestione delle acque e nella prevenzione del rischio idrogeologico. A completamento di questa lista di interventi, ci sono lavori dedicati alla riqualificazione della viabilità , come la demolizione e il rifacimento del ponte in via delle Selve sul Misa, atti a garantire la sicurezza di un importante punto di attraversamento per i residenti e le attività economiche della zona.
Questi progetti non solo servono a ripristinare la normalità nelle aree colpite, ma pongono anche le basi per un modello di gestione del rischio idrogeologico più efficiente, portando la comunità marchigiana verso un futuro più sicuro e resiliente di fronte alle sfide ambientali.