Introduzione:
La proposta di legge presentata da Matteo Salvini per reintrodurre la leva militare obbligatoria in Italia ha suscitato varie reazioni all’interno della classe politica. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la sua posizione in merito a questa proposta, evidenziando punti di vista contrastanti e riflessioni sul ruolo della leva militare nel contesto attuale.
La Base Volontaria Come Incentivo:
La posizione di La Russa si apre con una critica alla proposta di Salvini, sottolineando che non considera l’obbligatorietà della leva come un’opzione valida. Egli sostiene che incentivare chi desidera fare un’esperienza militare sulla base volontaria rappresenta una scelta più consona, in quanto evita di trasformare il rapporto con le forze armate in una costrizione, come è accaduto in passato.
Riflessioni sul Passato:
La Russa poi richiama alla memoria il periodo in cui il Fronte della Gioventù, di cui faceva parte come dirigente nazionale, propose per la prima volta la base volontaria. Questo suggerisce un cambiamento di prospettiva nel tempo, evidenziando la transizione verso un esercito professionale più competente, in linea con le esigenze dei tempi moderni.
Il Ruolo della Scuola e delle Famiglie:
L’opinione di La Russa si concentra sull’idea che il compito di formare i giovani non debba ricadere sulle forze armate, bensì sulla scuola e sulle famiglie. Egli sottolinea che il servizio militare non era originariamente pensato per la formazione dei giovani, ma piuttosto per difendere la libertà e l’indipendenza della nazione.
Una Prospettiva Attuale:
Nel contesto attuale, La Russa ritiene che reintrodurre la leva obbligatoria non sia la soluzione per correggere eventuali comportamenti devianti dei giovani. Egli sostiene che questo compito spetta principalmente alle famiglie e alla scuola, ponendo l’accento sull’importanza di migliorare il sistema educativo e valorizzare il ruolo delle famiglie nella formazione dei giovani.
Il Ruolo della Leva Militare nel Tempo:
La conclusione di La Russa si basa sull’osservazione critica che, secondo lui, il servizio di leva non ha portato a miglioramenti evidenti nei giovani che lo hanno svolto. Al contrario, egli argomenta che coloro che hanno prestato servizio durante la leva militare sono stati spesso associati ai movimenti contestatori del ’68, suggerendo un’analisi su come il servizio militare influenzi realmente la formazione dei giovani.
In questo modo, la posizione di Ignazio La Russa offre spunti di riflessione e un confronto sul ruolo della leva militare nella società contemporanea, mettendo in luce i diversi approcci e le implicazioni di una possibile reintroduzione della leva obbligatoria in Italia.
Ultimo aggiornamento il 22 Maggio 2024 da Donatella Ercolano