Mariella e Mimmo scelgono di allontanarsi da tutto per qualche giorno. Una pausa dal lavoro, dalla città, dai ritmi che li trascinano ogni giorno. Si rifugiano in un agriturismo tra le colline, nella speranza di ritrovare complicità e tranquillità. Camminano tra i filari, cenano in silenzio, si osservano. Eppure, quella che dovrebbe essere una parentesi serena si trasforma lentamente in un momento di riflessione profonda. Mariella sorride, ma il suo sguardo spesso vaga altrove. A tavola si parla poco. E quando lo si fa, si scivola su argomenti neutri, lontani dal cuore della questione: il loro rapporto non è più saldo come prima.
Nel frattempo, Guido rimane a Napoli. Apparentemente tranquillo, si lascia sorprendere da una malinconia che non aveva previsto. Non si era accorto di quanto l’assenza di Mariella potesse pesargli. Tornano alla mente frasi, litigi, abbracci che pensava di aver superato. Un messaggio non inviato resta lì, fermo sullo schermo. E nella solitudine del suo appartamento, Guido inizia a domandarsi se non abbia sbagliato tutto. La figura di Mimmo, inizialmente vista con distacco, diventa ingombrante. Forse troppo. Mariella, dal canto suo, non riesce a fingere. Durante una passeggiata, accenna a Guido. Mimmo ascolta, ma capisce. Quel viaggio, più che unirli, sembra rivelare le crepe che già esistevano. E il rientro a Napoli lascia un retrogusto amaro, come se qualcosa fosse stato capito ma non ancora detto.
Da Napoli a Torino, sorelle e solitudini a confronto
Serena prende un treno verso nord. Torino la aspetta con il suo cielo grigio e le strade ancora fresche di primavera. Lì vive Manuela, la sorella che da settimane sembra chiusa in un guscio di silenzi e risposte vaghe. Serena vuole capire, e soprattutto vuole esserle vicina. Le parole sono poche, gli abbracci sono quelli lunghi, di chi non sa bene cosa dire ma vuole restare. Manuela non parla subito, si nasconde dietro impegni e scuse. Ma Serena insiste, resta, ascolta. E poco alla volta, le ferite emergono. Anche Micaela, rimasta a Napoli, si guarda intorno con occhi diversi. Le coppie mano nella mano, i baci rubati nei vicoli, i sorrisi condivisi le sembrano lontani. Cammina tra la gente, ma si sente fuori posto. La sua vita le appare improvvisamente vuota di gesti semplici. Si ferma davanti a una vetrina, osserva il suo riflesso. E lì, tra le luci del tramonto, si domanda se ha davvero scelto di restare sola o se ha semplicemente evitato di scegliere.

A Napoli le giornate scorrono con un ritmo diverso, ma non meno complicato. Niko è alle prese con Jimmy, ma il dialogo tra i due si fa sempre più teso. A peggiorare la situazione arriva Valeria, con cui Niko ha un passato ancora poco risolto. L’incontro è casuale, ma basta uno sguardo per risvegliare dinamiche sopite. Jimmy osserva tutto da lontano, ma percepisce il turbamento del padre. E il legame tra loro si incrina. A Torino, invece, Niko si riavvicina a Manuela. I due, lontani da tutto, riscoprono un’intesa che sembrava persa. Una cena semplice, una risata improvvisa, il ricordo di tempi più leggeri. Non parlano subito d’amore, ma qualcosa si muove. Serena osserva la scena da una porta socchiusa, sorride. Anche Filippo, presente in quei giorni, incoraggia il riavvicinamento.
Alice contro Elena, mentre la cucina diventa rifugio
Le tensioni non si fermano. Alice ha preso una decisione: vuole costruirsi un futuro con Vinicio. Ma la madre, Elena, non approva. Il confronto è acceso, fatto di frasi interrotte e silenzi rabbiosi. Elena teme per la figlia, ma Alice si sente pronta. Le due si trovano su binari diversi, e nessuna sembra voler cedere. L’atmosfera si fa densa, carica di parole non dette. E nella casa dove una volta si rideva, ora si cammina in punta di piedi. In mezzo a tutto questo, Raffaele e Pino cercano un modo per distrarre la mente. Organizzano una sfida culinaria: chi prepara la migliore pastiera? In gioco non c’è solo il dolce, ma il bisogno di normalità, di sorrdere un po’. Il confronto si trasforma presto in un momento di leggerezza condivisa. Battute, piccoli dispetti, assaggi a sorpresa. Gli amici si raccolgono attorno al tavolo, per un giorno senza discussioni.