La Natività di Mercogliano, realizzata nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, ha suscitato scalpore e curiosità. Quest’anno, il presepe non è composto dai tradizionali pastori e animali, ma dai celebri personaggi della famiglia Simpson, affiancati dall’inaspettata figura di Adolf Hitler crocifisso in secondo piano. Un allestimento provocatorio che invita a riflettere sulle fragilità che caratterizzano l’umanità contemporanea.
Una rappresentazione controcorrente
Il presepe, ideato da don Vitaliano Della Sala, il noto parroco no-global di Mercogliano, mira a rappresentare le problematiche sociali odierne attraverso un linguaggio ironico e audace. L’intento è chiaro: utilizzare i personaggi iconici dei Simpson per esprimere un monito contro le attuali piaghe della società. Ogni componente della famiglia di Springfield incarna un problema specifico, quasi a voler mettere in guardia le persone rispetto ai rischi che la nostra civiltà sta affrontando.
Nel processo di realizzazione, don Vitaliano ha collaborato attivamente con l’Associazione ‘Per Grazia Ricevuta’ e l’artista Piergiuseppe Pesce, il quale ha fornito le sue opere per arricchire l’esperienza visiva del presepe. L’accostamento di simboli familiari e tematiche gravi crea un forte contrasto, invitando i visitatori a confrontarsi con una realtà complessa.
I personaggi Simpson e il loro significato
Ogni personaggio dei Simpson che popola il presepe ha un ruolo ben preciso, riflettendo diversi aspetti della società moderna. Homer, ad esempio, è rappresentato con simboli di opulenza, come una vistosa collana e un orologio d’oro, incarnando il tema della criminalità. Marge, invece, è avvolta da borse e vestiti di marca, rappresentando il lusso che permea le nostre vite e che spesso diventa un’ossessione.
Bart, con la sua presenza, simboleggia la schiavitù generata dai social media e dalla ludopatia, questioni sempre più rilevanti nella vita dei giovani. Lisa, infine, è ritratta con una cintura di esplosivi, incarnando preoccupazioni legate alla guerra e al terrorismo. Questo ensemble di personaggi non appare solo come una satira della cultura contemporanea, ma funge anche da riflessione profonda sulle sfide etiche e sociali dei nostri giorni.
La presenza di Hitler e il messaggio finale
Nel cuore della scena, troneggia un bambin Gesù, disteso su uno skateboard, che sembra voler suggerire un messaggio di speranza e di evasione di fronte a una realtà cupa. La figura di Hitler, crocifisso sullo sfondo, rappresenta una minaccia antica e sempre attuale, un invito a non dimenticare gli orrori del passato e a vigilare contro la possibilità di una terza guerra mondiale.
Questo presepe, con tutti i suoi elementi provocatori, ci costringe a scrutare all’interno di noi stessi. La scelta di combinare elementi della cultura pop con una rappresentazione sacra non è solo audace, ma serve a creare un dialogo su questioni universali. Alla fine, la rappresentazione articolata di Mercogliano si propone come uno specchio delle nostre fragilità e delle insidie che rischiano di assalire l’umanità.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Sara Gatti