la gloria di primavera di alessandro scarlatti torna all’opera di roma dopo 300 anni dalla morte del compositore
L’opera “la gloria di primavera” di Alessandro Scarlatti viene presentata per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma, in una serata dedicata al tricentenario dalla morte del compositore barocco. L’evento, fissato per il 28 aprile 2025, nasce da una collaborazione tra il Ministero dell’Università e Ricerca, il Conservatorio di Palermo e il Teatro romano, e offre al pubblico un’opera ritornata alla luce solo di recente.
Il Teatro dell’Opera di Roma ospita una produzione speciale con l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, guidata per la prima volta sul palco del Costanzi dal direttore Ignazio Maria Schifani. La scelta di mettere in scena “la gloria di primavera”, una serenata che ha segnato l’apice della carriera di Scarlatti, vuole ricordare un compositore che ha dato grandi contributi alla musica italiana del Seicento e Settecento.
Dettagli sull’opera e i protagonisti
L’opera, scritta nel 1716 su commissione del principe Gaetano d’Aragona e di sua moglie Aurora Sanseverino, fu originariamente eseguita in occasione della nascita dell’arciduca Leopoldo, figlio dell’imperatore Carlo VI. Cinque solisti danno voce alle stagioni e alle divinità rappresentate nel brano: le soprano Jiayu Jin e Martina Licari impersonano primavera ed estate, mentre il contralto Chiara Brunello interpreta l’autunno. Il tenore Luca Cervoni è inverno e il basso Antonino Arcilesi veste i panni di Giove.
La storia ritrovata di una serenata barocca poco conosciuta
“La gloria di primavera” è un’opera che oggi torna ad avere visibilità dopo secoli di oblio. Nonostante il successo iniziale e il rapido completamento in poco più di un mese, l’opera aveva perso attenzione anche per la scomparsa precoce di uno dei suoi committenti. La ripresa d’interesse moderna è partita da alcune esecuzioni significative, la prima tra queste nel 2015 a Berkley, California, con la Philharmonia Baroque Orchestra diretta da Nicholas McGegan.
Scarlatti, nato a Palermo e morto a Napoli nel 1725, è stato un nome centrale nell’opera seria italiana. Compositore di corte, riuscì a sintetizzare influenze europee del suo tempo con un gusto musicale particolarmente raffinato. “La gloria di primavera riflette questo equilibrio, con una scrittura musicale complessa ma energica, in cui è palese la cura per i dettagli e per le parti vocali.”
La stagione sinfonica all’opera di roma nel 2025
L’opera romana ha in programma una stagione sinfonica con nomi di richiamo e partiture di rilievo. Il 10 maggio 2025 James Conlon dirigerà brani di Šostakovič e Beethoven, mentre il 26 settembre sarà il turno di Diego Ceretta, che debutterà con il concerto per violino di Brahms, accompagnato dal solista Marc Bouchkov, e con la settima sinfonia di Dvořák. L’offerta musicale riflette un’attenzione ampia, che spazia dal barocco al romanticismo, senza trascurare autori del Novecento.
Il ruolo del teatro nell’offerta culturale romana
Questi eventi testimoniano la vitalità della scena musicale capitolina e l’impegno del Teatro dell’Opera per offrire un programma che coinvolge diverse sensibilità e pubblici. Riproporre un pezzo poco eseguito di Scarlatti aiuta a completare il quadro storico della musica italiana ed europea, e allo stesso tempo porta ricchezza artistica al pubblico romano e agli appassionati della musica classica.