Il Progetto “Sentinelle di civiltà e di felicità”, realizzato dal Cav. Claudio Ferrante con il supporto della Farmacia Gangemi, è tornato a Montesilvano, coinvolgendo i ragazzi della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Ignazio Silone. Dopo tre giorni intensi di formazione e riflessione, oggi si celebrerà il diploma di quattro classi di nuove sentinelle. Questo percorso educativo mira a sensibilizzare i giovani su temi fondamentali come l’empatia, la dignità umana e l’inclusione sociale.
Un momento di riflessione sulla felicità
All’inizio di febbraio, gli studenti hanno partecipato a una mattinata dedicata alla riflessione collettiva sulla felicità. È stata un’esperienza toccante, che ha coinvolto non solo i giovani ma anche numerosi insegnanti. Le emozioni sono state così forti che molti di loro si sono commossi, creando un clima di condivisione e empatia. Le interazioni tra i ragazzi hanno sfociato in abbracci spontanei, simbolo di un messaggio profondo: comprendere e rispettare l’altro, in qualsiasi condizione si presenti.
Con il supporto del Cav. Ferrante, i ragazzi hanno iniziato a esplorare argomenti complessi, come l’importanza di rivedere il proprio linguaggio e le parole usate nella vita quotidiana. È emersa la necessità di abbandonare termini offensivi relativi alla disabilità, riconoscendo come ciascuno di noi possa trovarsi in condizioni di vulnerabilità. Questa consapevolezza ha permesso ai giovani di abbracciare il concetto che ogni persona possiede abilità uniche, ma che, a dispetto di queste, alcune barriere sociali ed architettoniche possono ostacolare la vita di chi vive una disabilità.
Affrontare le difficoltà delle barriere architettoniche
Una parte fondamentale del progetto si è concentrata sulla discriminazione e sui diritti umani. L’avvocato Mariangela Cilli ha guidato discussioni su come le barriere fisiche possano influenzare il libero movimento e la qualità della vita delle persone in carriola. Per rendere la teoria più concreta, i ragazzi hanno preso parte a una passeggiata empatica, affrontando direttamente le sfide quotidiane che molte persone con disabilità devono affrontare. Questo evento si è svolto nelle vicinanze della scuola, permettendo agli studenti di vivere in prima persona le difficoltà e le insidie causate dalle mancanze di accessibilità presenti nella loro città.
Il dottor Massimo Gangemi ha espresso la sua soddisfazione per l’adesione al progetto, sottolineando come l’accessibilità universale rappresenti una priorità per la farmacia. “Investire in una cultura inclusiva per le nuove generazioni è un dovere sociale”, ha affermato, evidenziando l’importanza di costruire una società che abbatta le barriere, non solo architettoniche ma anche culturali.
Esperienze di vita: le testimonianze degli studenti
Al termine delle attività, molti studenti hanno avuto l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e riflessioni. Maya, una delle partecipanti, ha condiviso la sua esperienza durante la passeggiata, descrivendo la paura di affrontare le barriere architettoniche. “Ho capito che ciò che mi ostacolava non ero io, ma le rampe ripide e le barriere”, ha dichiarato, evidenziando proprio come l’incomprensione delle difficoltà altrui possa risultare comune senza una diretta esperienza. Elena, sua compagna di classe, ha aggiunto che il progetto l’ha aiutata a riflettere sull’importanza di trattare tutti con rispetto e dignità.
Il successo di questo progetto di sensibilizzazione è stato anche reso possibile dalla collaborazione con la ditta Artes di Montesilvano, che ha fornito le carrozzine necessarie per permettere agli studenti di comprendere appieno le problematiche legate all’accessibilità.
Il percorso delle “Sentinelle di civiltà e di felicità” prosegue, con l’obiettivo di formare cittadini più consapevoli, capaci di affrontare le diversità e promuovere una società inclusiva, dove ogni voce possa essere ascoltata e valorizzata.