Nel cuore di via delle Forze Armate, un secolo fa, si ergevano due imponenti hangar che custodivano dirigibili pronti a solcare i cieli. In una notte memorabile, tra il 14 e il 15 aprile del 1928, il dirigibile “Italia” decollò da qui, dirigendosi verso il Polo Nord. Un evento che avrebbe segnato in modo indelebile la storia.
La Storia Dimenticata di Via delle Forze Armate
Attraversando oggi via delle Forze Armate, la vista cade su un paesaggio desolato, con piante e sterpaglie a far da sfondo alla bassa inferriata arrugginita. È difficile immaginare che questo luogo, un tempo, fosse il regno di due imponenti hangar che ospitavano i maestosi dirigibili. Negli anni successivi, la caserma Santa Barbara e l’ospedale militare di Baggio avrebbero preso il loro posto, segnando la trasformazione dell’area. Oggi, quella che un tempo fu una piazza d’Armi è in attesa di un nuovo destino, in un’atmosfera di “valorizzazione” che rende omaggio al suo passato glorioso.
Il Contributo di Enrico Forlanini e i Dirigibili Semirigidi
Enrico Forlanini, ingegnere visionario e inventore dei dirigibili semirigidi, aveva qui il suo quartier generale e industriale. In un periodo in cui la campagna cingeva la città , i dirigibili solcavano i cieli di Milano e della Lombardia, offrendo spettacoli straordinari. Dopo la Prima Guerra Mondiale, si pensò persino di utilizzarli per fini turistici, con il primo volo Milano-Venezia che vide la luce il 22 giugno 2019.
Aldo Pontremoli: La Spedizione Artica e il Dirigibile “Italia”
Il 14 aprile del 1928, nel cuore di uno degli hangar, si preparava il professor Aldo Pontremoli, un eminente scienziato ebreo, protagonista di una delle spedizioni più avventurose e tragiche della sua epoca. A bordo del dirigibile “Italia“, guidato dal generale Umberto Nobile, Pontremoli aveva il compito di condurre importanti ricerche scientifiche, che includevano elettricità atmosferica, radiazione cosmica, meteorologia e geomagnetismo. L’impresa non era solo un’impresa scientifica, ma anche un punto di vanto della propaganda fascista e nazionalista, in un’epoca segnata dal Ventennio.
L’Atterraggio a Milano: Il Racconto di Cesco Tomaselli
Durante il viaggio, l’inviato del Corriere Cesco Tomaselli immortalò l’atterraggio a Milano, descrivendo con emozione l’arrivo del dirigibile e l’accoglienza riservata all’equipaggio. Mentre il cielo si schiariva e la metropoli si risvegliava lentamente dall’oscurità , l’hangar di Baggio comparve all’orizzonte, segnando la fine di un viaggio epico e il ritorno alla realtà cittadina.
Un Patrimonio Dimenticato ma Vivo nella Memoria della CittÃ
Sebbene oggi via delle Forze Armate possa sembrare un luogo dimenticato, la sua storia ricca di avventure e scoperte vive ancora nei racconti e nelle testimonianze di coloro che hanno vissuto quei momenti indimenticabili. Una pagina preziosa della storia di Milano che attende di essere riscritta e valorizzata per le generazioni future.
Ultimo aggiornamento il 14 Luglio 2024 da Marco Mintillo