Un uomo disperso e salvato in un'operazione congiunta tra soccorritori e forze dell'ordine

Un uomo disperso e salvato in un’operazione congiunta tra soccorritori e forze dell’ordine

Un 62enne marocchino scomparso a Falconara Marittima è stato ritrovato in condizioni critiche grazie a un’operazione di ricerca coordinata che ha coinvolto diverse squadre di soccorso.
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Un uomo disperso e salvato in un'operazione congiunta tra soccorritori e forze dell'ordine - Gaeta.it

Un caso di scomparsa avvenuto il 15 marzo ha scosso la comunità di Falconara Marittima, dove un 62enne di origine marocchina è stato dichiarato disperso. Il suo mancato rientro ha allarmato i familiari, i quali hanno prontamente contattato i carabinieri, dando inizio a un’importante operazione di ricerca che ha coinvolto diverse squadre. Grazie all’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, l’uomo è stato ritrovato in condizioni critiche, ma il suo salvataggio è stato possibile grazie a un intervento coordinato e ben organizzato.

L’allerta e l’avvio delle ricerche

Dopo la denuncia di scomparsa, le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le ricerche, concentrandosi su aree impervie nei dintorni di Falconara Marittima, dove il 62enne sarebbe potuto essere. La situazione era già preoccupante, considerata la natura del luogo e la stagione. Il Soccorso Alpino e Speleologico Marche è stato coinvolto nel tardo pomeriggio, mobilitando le proprie risorse per una ricerca efficace.

Uno dei punti chiave della strategia di ricerca è stata l’attivazione del Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico. Questo non ha solo fornito supporto logistico, ma ha anche facilitato l’invio di un elicottero HH-139B dell’83° Gruppo Sar di Cervia, dotato di tecnologia avanzata per la localizzazione. Oltretutto, il fatto che il cellulare del disperso risultasse ancora acceso ha offerto una possibilità in più per ritrovarlo, permettendo di tracciare un segnale.

L’intervento degli specialisti e il salvataggio

Le operazioni di ricerca hanno preso una piega decisiva grazie all’elicottero che ha sorvolato l’area, riuscendo a individuare l’uomo. L’uso del sistema “Artemis” a bordo dell’elicottero ha fornito precisazioni cruciali, consentendo alle squadre di terra di ricevere le coordinate esatte del 62enne. Quando finalmente è stato raggiunto, le condizioni del disperso sono apparse gravi; presentava sintomi di ipotermia e necessitava di un intervento immediato.

Il personale del Soccorso Alpino e Speleologico ha agito con prontezza, stabilizzando il paziente e preparandolo per il trasporto. La situazione era delicata, ma il coordinamento tra le varie unità ha permesso di gestire l’emergenza nel migliore dei modi. Una volta imbarellato, l’uomo è stato trasferito su un’ambulanza del 118, promettendo un supporto medico tempestivo e necessario per il suo pieno recupero.

Un’operazione all’insegna della collaborazione

Il salvataggio del 62enne è stato il risultato di uno sforzo collettivo. Partendo dal Soccorso Alpino, le operazioni hanno visto il coinvolgimento attivo di carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale e volontari della protezione civile. La sinergia tra le diverse forze ha rappresentato un esempio di buona prassi nel campo della ricerca e del soccorso, dimostrando come l’unione delle risorse possa portare a risultati positivi in situazioni critiche.

Le ricerche non sono state facili, dati i fattori ambientali e l’urgenza dell’intervento. Chi era presente ha dovuto affrontare sfide significative, ma la preparazione e l’esperienza hanno garantito che i protocolli di emergenza venissero seguiti scrupolosamente. Ogni operatore ha svolto un ruolo fondamentale nel garantire che l’uomo potesse ricevere le cure necessarie e tornare a casa in sicurezza.

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