Un viaggio nel passato: il corto in realtà virtuale “Antiche Tracce” dal Parco Archeo Natura di Fiavé

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Un viaggio nel passato: il corto in realtà virtuale "Antiche Tracce" dal Parco Archeo Natura di Fiavé - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un progetto innovativo con un forte legame con il patrimonio culturale locale emerge dal Parco Archeo Natura di Fiavé, in provincia di Trento. Il cortometraggio "Antiche Tracce - La vita in palafitta - Ancient paths. A stilts life story", diretto da Federico Basso, si propone di raccontare la vita di antiche comunità agricole attraverso esperienze immersive in realtà virtuale. Questo articolo esplora i dettagli di una produzione cinematografica che, per cinque mesi, ha coniugato tecnologia e storia per rivivere un passato affascinante.

Il contesto storico e culturale del cortometraggio

Le palafitte nelle Alpi: un patrimonio da scoprire

Il corto "Antiche Tracce" si concentra sulle palafitte, antiche strutture abitative costruite su palafitte che caratterizzavano i villaggi alpini preistorici dal 3.800 a.C. al 1.500 a.C.. Queste costruzioni, emerse dal suolo paludoso del lago di Ledro e del lago di Fiavé, rappresentano un'eredità culturale preziosa e unica, riconosciuta come Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Le palafitte fanno parte di un circuito che include otto comuni del nord Italia, tra cui Desenzano del Garda, Ledro, e Arquà Petrarca.

Il Comune di Desenzano del Garda è il capofila di questo vasto progetto, ribattezzato "Le palafitte UNESCO. Sviluppo di progetti comuni per la promozione e la valorizzazione dei siti italiani", coadiuvato dal Ministero del Turismo. Questo progetto ha l'intento di mettere in risalto l'importanza storica e culturale di queste antiche comunità, permettendo a un pubblico sempre più ampio di accedere a un patrimonio ricco di significati.

Un corto innovativo: come si sviluppa "Antiche Tracce"

Il cortometraggio si articola in sei scene tematiche, ciascuna della durata di circa un minuto. La regia di Federico Basso ha sapientemente realizzato riprese a 360 gradi, includendo dettagli che consentono agli spettatori di immergersi completamente nel contesto storico. Dal lavoro di pesca e artigianato all'interno delle abitazioni, il corto esplora diversi aspetti della vita quotidiana degli antichi abitanti e delle loro tradizioni. Le sequenze sono state progettate per essere esperienziali, permettendo a chi le guarda di sentire veramente il clima e l’atmosfera del tempo.

Tecnologia e innovazione nella produzione cinematografica

Il ruolo della realtà virtuale

ETT S.p.A., azienda di produzione digitale, ha realizzato il cortometraggio seguendo un approccio innovativo che utilizza le ultime tecnologie nel campo della realtà virtuale. Giovanni Verreschi, AD di ETT, ha sottolineato l'importanza di ricreare esperienze di fruizione culturale utilizzando metodi moderni. Le riprese multicamera e il montaggio VR hanno permesso un cambiamento continuo di prospettiva per il pubblico, rendendo ogni scena più dinamica e coinvolgente.

La post-produzione ha giocato un ruolo chiave nella realizzazione del corto. Per garantire un'esperienza visiva priva di elementi moderni, sono stati effettuati interventi di CGI avanzata. Grazie all'utilizzo di algoritmi di Intelligenza Artificiale, il team di produzione ha potuto rimuovere qualsiasi elemento di disturbo, ricreando l’ambiente preistorico in modo da renderlo fedele alla realtà storica.

Colonna sonora e sound design: un viaggio nel tempo

Un aspetto fondamentale della produzione è rappresentato dalla colonna sonora. Una ricerca musicale meticolosa ha permesso di creare un'atmosfera sonora suggestiva che contrasta con l'ambientazione preistorica. L'uso di melodie di flauto e ritmi tradizionali si intreccia con innovazioni sonore, dando vita a un sound design contemporaneo. Questo approccio non solo arricchisce l’esperienza visiva, ma contribuisce a evocare emozioni e sensazioni in grado di trasportare gli spettatori indietro nel tempo.

Il cortometraggio è stato presentato al Museo Civico Archeologico G. Rambotti di Desenzano del Garda ed è in programma per essere protagonista al Rovereto Archeologia Memoria Film Festival dal 2 al 6 ottobre.

Il coinvolgimento della comunità locale

Un'opportunità per la valorizzazione delle risorse umane

"Antiche Tracce" non è solo un progetto cinematografico, ma un'iniziativa che ha coinvolto la comunità locale. Oltre a una squadra di professionisti del settore, il corto ha visto la partecipazione di 22 abitanti, tra cui comparse e maestranze, le quali hanno contribuito a dare vita alla storia raccontata. L’utilizzo delle risorse umane del territorio ha offerto a molti l'opportunità di far parte di un progetto ambizioso che unisce l’arte e la tradizione.

La collaborazione con Greif Production per la produzione esecutiva ha ulteriormente arricchito l'aspetto comunitario, creando sinergie tra il cinema e il patrimonio culturale locale. Questa interazione ha permesso di valorizzare non solo i luoghi, ma anche le storie e le persone che li popolano, rendendo il corto un vero e proprio strumento di promozione culturale.

Il cortometraggio "Antiche Tracce" rappresenta dunque un esempio di come le nuove tecnologie possano essere utilizzate per preservare e raccontare la storia, rendendola accessibile e coinvolgente per le generazioni future.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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