La Fondazione Marco Besso di Roma ospita un’interessante mostra dedicata ad hugo pratt, il celebre fumettista noto per il suo amato personaggio Corto Maltese. Fino al 20 dicembre, i visitatori possono immergersi in un’esperienza unica che combina avventure in paesi esotici e riferimenti letterari, reali e immaginari. Attraverso oltre 40 tavole originali e acquerelli, si scoprono i legami che uniscono l’artista ai grandi classici della letteratura mondiale, rendendo omaggio a un artista che ha saputo trasformare la narrazione visiva in un viaggio senza tempo.
la mostra “la biblioteca geografica di hugo pratt”
Titolo della mostra è “La biblioteca geografica di hugo pratt, un viaggio nella letteratura reale e immaginaria”. A cura di Patrizia Zanotti e Nadege Vaïna, l’esposizione raccoglie le opere che riflettono le influenze letterarie che hanno segnato la carriera di Pratt. Il percorso espositivo si sviluppa nelle splendide sale della Fondazione in Largo Argentina 11, nel cuore pulsante di Roma. L’ingresso è gratuito previa prenotazione, permettendo così al pubblico di accedere senza costi alle meraviglie di una delle biblioteche più affascinanti della Capitale.
L’esposizione non si limita solamente a presentare i disegni e i dipinti, ma offre una vera e propria esperienza immersiva. Grandi riproduzioni, filmati e riviste d’epoca guidano il visitatore attraverso un viaggio nei richiamo letterari che permeano l’opera di hugo pratt. Ogni tavola racconta una storia che attraversa continenti e epoche, permettendo di rivivere le avventure di Corto Maltese insieme ad una miriade di personaggi storici e letterari.
i legami con la letteratura
Uno degli aspetti più intriganti della mostra è l’enorme influenza che la letteratura ha esercitato su hugo pratt. Autori come Omero, Rudyard Kipling, Arthur Rimbaud e Robert Louis Stevenson hanno trovato spazio nel suo processo creativo. Le opere di questi scrittori non sono solo citate, ma diventano parte integrante dei racconti che prendono vita grazie a Corto Maltese.
Il visitatore può intraprendere un viaggio che comincia dal Pacifico, sotto l’influenza di Stevenson, attraversa le terre africane narrate da Kipling e Rimbaud e si spinge fino ai confini della frontiera americana, esplorando le storie di Curwood e Fenimore Cooper. Inoltre, in mostra sono presenti anche i testi che hanno accompagnato Corto Maltese nei suoi viaggi, tra cui opere come il “Parzifal” di Wolfram von Eschenbach e “L’ultima estate di Klingsor” di Hermann Hesse. Attraverso queste opere, il pubblico viene invitato a esplorare un mondo dove l’immaginazione si mescola con la realtà .
incontri tra realtà e fantasia
Il percorso espositivo di questa mostra offre anche l’opportunità di incrociare figure iconiche come Tamara de Lempicka, Marina Seminova e Amelia Earhart. La vita e le avventure di personaggi storici e di fantasia si intrecciano in un caleidoscopio di storie che rendono omaggio all’eredità di hugo pratt. Capitani, poeti e avventurieri convivono nelle sue narrazioni, dall’eterna figura di Ulisse, antenato di Corto Maltese, fino a personaggi del calibro di Antoine de Saint-Exupéry. Le tavole originali dell’Odissea, disegnate da Pratt nel 1963 per il Corriere dei Piccoli, occupano un posto d’onore, simboleggiando la connessione tra la sua arte e la tradizione letteraria.
L’impacto di hugo pratt sulla cultura contemporanea è notevole, ed è proprio il suo approccio multidisciplinare che ha permesso di creare un legame duraturo con le generazioni successive. Parlano di lui come di un artista complesso che ha saputo riunire il mondo reale e quello fantastico, creando storie che continuano a ispirare lettori e appassionati di fumetti. La mostra non è solo un tributo a un maestro, ma anche un invito a riscoprire la letteratura e l’arte attraverso il suo sguardo.
Concludendo questa riflessione, i visitatori della Fondazione Marco Besso hanno l’opportunità di scoprire come Pratt sia stato, a suo modo, “un figlio di tutti” attraverso le sue opere e le sue ispirazioni, unendo il suo percorso artistico a quello di innumerevoli autori e personaggi. Una mostra che sicuramente lascerà un segno indelebile nel cuore di chi avrà la fortuna di visitarla.