La cultura visiva si arricchisce di un evento straordinario che mette in relazione tre monumenti dell’arte: il Trionfo della morte, l’arazzo Guernica di Pablo Picasso e la Crocifissione di Renato Guttuso. La mostra “Attraversamenti – Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso“, che apre le porte alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, crea un ponte tra opere storiche e contemporanee, esaminando il tema universale della violenza e della morte che accomuna ogni essere umano, dai più umili ai più nobili.
La mostra e l’affresco di Palazzo Abatellis
Al centro di questa rassegna c’è l’affresco del Trionfo della morte, un’opera realizzata da un maestro anonimo tra il 1440 e il 1450 per l’Ospedale Grande di Palazzo Sclafani. Questo dipinto, ora conservato a Palazzo Abatellis, è un potente richiamo all’inevitabilità della morte, rappresentata in modo incisivo. Nell’allestimento della mostra, l’affresco dialoga direttamente con l’arazzo Guernica di Picasso, donando nuova vita alle tematiche esplorate. Questo arazzo, tessuto da Jacqueline de La Baume Dürrbach nel 1976 e proveniente dal Museo Unterlinden di Colmar, non solo rappresenta l’orrore della guerra, ma connette visivamente e concettualmente le due opere. La scelta di far interagire questi capolavori sottolinea il potente messaggio dell’arte come strumento di testimonianza storica.
L’arte di Picasso e il suo urlo contro la guerra
Pablo Picasso, artista spagnolo, concepì il suo capolavoro Guernica nel 1937 in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi, in risposta all’orrendo bombardamento della città spagnola di Guernica, effettuato dai nazionalisti spagnoli in collaborazione con le forze nazifasciste. Quest’opera si trasformò in un feroce atto d’accusa contro la brutalità della guerra civile spagnola. Dalla sua creazione, Guernica ha viaggiato attraverso i decenni, diventando simbolo di sofferenza e protesta nel mondo. Durante il suo percorso, a seguito della caduta di Franco, l’opera ritornò in Spagna, trovando la sua dimensione attuale al Museo Reina Sofia di Madrid. La profonda connessione che il dipinto ha con il dolore umano viene ulteriormente espressa nella realizzazione dell’arazzo, dove la tessitura divina di Dùrrbach arricchisce l’opera originale di Picasso, rendendola accessibile a un pubblico ancora più ampio.
Renato Guttuso e il suo tributo alla sofferenza
Nella mostra, la Crocifissione di Renato Guttuso svolge un ruolo cruciale. Quest’opera, giunta a Palermo dalla Galleria d’arte moderna di Roma, fu dipinta nel 1941 e si ispira fortemente al Guernica. Guttuso utilizza una combinazione di forme spigolose e cubiste per rendere graficamente il dolore, creando un’opera intrisa di drammaticità . Il pittore siciliano non si limita a evocare il lavoro di Picasso, ma omaggia anche il Trionfo della morte, collegando le esperienze di sofferenza e perdita. È interessante notare che, pur non essendo documentato un viaggio di Picasso a Palermo, Guttuso ha comunque avuto modo di conoscere l’affresco attraverso numerose foto. Questo scambio visivo e simbolico dimostra quanto possa essere ricca e profonda l’analisi tra le opere di arte contemporanea e quelle del passato.
Un colloquio artistico tra le opere
La curatrice della mostra, Serena Baccaglini, ha saputo cogliere le affinità tra queste opere iconiche con uno spirito di dialogo e riflessione. Al fine di arricchire il percorso espositivo, sono stati inclusi materiali vari tra cui schizzi di Picasso e una collezione di disegni, fotografie e documenti che raccontano il legame tra Picasso e Guttuso, suggerendo quanto questi due artisti siano stati influenzati l’uno dall’altro. Ogni opera diventa così un punto di incontro tra storie e culture, mostrando come l’arte possa rappresentare tragicamente l’umanità in tutte le sue forme.
La mostra resterà aperta fino al 2 marzo, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in un’esperienza culturale di grande valore, dove ogni pennellata e ogni filo tessuto raccontano storie di sofferenza e resistenza.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Armando Proietti