Un episodio scioccante si è verificato giovedì sera a Roma, dove un vigilante fuori servizio ha ingaggiato una violenta sparatoria contro una banda di ladri sorpresa a rubare in un appartamento. In seguito allo scambio di colpi, uno dei rapinatori ha perso la vita, portando a un’indagine approfondita da parte delle autorità . La drammatica vicenda ha colpito non solo la comunità locale, ma solleva interrogativi sulla sicurezza e il ruolo dei vigilanti nei confronti della criminalità .
Il raid dei ladri in via Cassia
La serata di giovedì si è trasformata in un incubo per i residenti di un condominio situato in via Cassia, all’altezza della Tomba di Nerone, nel quartiere nord di Roma. Intorno alle 19, una banda composta da quattro malviventi ha deciso di mettere a segno una rapina in un appartamento al primo piano, dove risiedeva una donna sola. I ladri, approfittando della serata tranquilla, si sono arrampicati sul balcone dell’abitazione con l’intento di portare via denaro e gioielli.
Alla ricerca di bottino, i rapinatori sono penetrati nell’appartamento e hanno cominciato a scassinare una cassaforte, utilizzando attrezzi da scasso. Tuttavia, il loro operato non è passato inosservato. I rumori provenienti dall’appartamento hanno allertato alcuni condomini, tra cui Antonio Micarelli, la guardia giurata che in quel momento stava rientrando a casa.
La sparatoria e la fuga dei ladri
Realizzando che un furto era in corso, Antonio Micarelli ha tentato di intervenire immediatamente. I ladri, accortisi della sua presenza, hanno cercato di fuggire in direzioni diverse: due di loro si sono lanciati dal balcone, mentre gli altri hanno scelto le scale. La guardia ha impugnato la propria pistola e ha aperto il fuoco, premendo il grilletto una decina di volte.
Durante la fuga, uno dei ladri ha tentato di investire Micarelli con l’auto, ma il vigilante ha continuato a sparare. Un proiettile ha colpito alla testa un giovane di 24 anni di origine romena, Antonio Ciurciumel, che, pur essendosi spinto ben oltre un cancello alto per cercare di allontanarsi, non è riuscito a sfuggire alla gravità delle sue ferite.
La conseguenza della sparatoria
All’arrivo dei soccorsi, Ciurciumel era in condizioni critiche e non risultava cosciente. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Filippo Neri, il giovane è stato sottoposto a un intervento neurologico delicato, ma nonostante gli sforzi dei medici, non è sopravvissuto. Con la sua morte, la situazione legale di Micarelli si complica; in precedenza indagato per tentato omicidio, ora affronta un’accusa di omicidio.
Nel tentativo di ricostruire l’accaduto, i carabinieri hanno sequestrato l’arma e avviato accertamenti balistici. Contestualmente, è in corso un’indagine mirata a identificare gli altri membri della banda, scappati e ancora non rintracciati.
Le indagini in corso e le reazioni
Gli inquirenti hanno avviato approfondite ricerche, compresi gli esami delle telecamere di sicurezza per rintracciare il veicolo utilizzato dai ladri e le eventuali immagini della loro fuga. Le dichiarazioni dei condomini, testimoni della rapina, sono vitali per chiarire le dinamiche dell’accaduto.
L’episodio ha suscitato anche reazioni politiche. Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, e Stefano Peschiaroli, capogruppo di Forza Italia nel XV Municipio, hanno espresso solidarietà verso Micarelli, sottolineando l’urgenza di garantire la sicurezza ai cittadini. “Speriamo che non venga trattato come un assassino, ma comprese le circostanze in cui si è trovato”, hanno dichiarato, trasmettendo condoglianze alla famiglia della vittima.
La vicenda, drammatica e complessa, riflette la crescente preoccupazione per la sicurezza nelle città e il delicato equilibrio tra la legittima difesa e il diritto alla vita.
Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Armando Proietti