Nel cuore della Ciociaria c’è un borgo perfetto per un weekend all’insegna dell’arte e della storia. Le Mura ciclopiche sono un’attrazione.
Situato nella provincia di Frosinone, c’è un affascinante borgo dove la storia antica si intreccia con la bellezza del paesaggio laziale. Questo paese, che si erge su una dolce altura che domina la Valle del Sacco, è famoso per le sue imponenti mura megalitiche e per un patrimonio artistico e archeologico di inestimabile valore. La sua storia risale addirittura al IV secolo a.C., quando era nota come Ferentinum, e faceva parte della Lega Ernica, un’alleanza di città significative dell’epoca, tra cui Anagni, Alatri e Veroli. Oggi si chiama Ferentino, ed è tutto da scoprire.
L’origine di Ferentino e il suo patrimonio
La posizione strategica di Ferentino ha contribuito alla sua importanza storica. Situata su un colle, la città era facilmente difendibile e ha svolto un ruolo cruciale nel corso della storia romana e medievale. Le maestose mura ciclopiche, realizzate con enormi blocchi di pietra incastrati senza malta, sono tra i principali punti di interesse del borgo. Queste strutture, risalenti a epoche antiche, evocano miti e leggende, tra cui quella dei Ciclopi, giganti della mitologia greca, che si dice abbiano costruito queste imponenti fortificazioni.
Le mura di Ferentino non sono soltanto una testimonianza della forza difensiva della città, ma anche un oggetto di mistero e meraviglia. L’abilità di costruzione degli antichi è oggetto di studio e dibattito tra storici e archeologi. Questi imponenti baluardi, con le loro forme poligonali, rappresentano una delle migliori conservazioni di architettura megalitica nel Lazio. Passeggiando lungo le mura, si può quasi percepire l’eco degli antichi combattimenti e delle storie di eroismo che hanno segnato la vita dei suoi abitanti.

Una delle porte più note di Ferentino è la Porta Sanguinaria, il cui nome evoca eventi tragici del passato. Secondo la leggenda, durante un’invasione romana, qui avvenne il massacro di migliaia di soldati romani ad opera dei ferentinesi. Questo episodio ha dato origine a storie che ancora oggi affascinano i visitatori.
Non lontano da questa porta, si erge la Chiesa di Santa Maria Maggiore, un esempio straordinario di architettura gotico-cistercense. Fondata nel XIII secolo da monaci provenienti dall’Abbazia di Casamari, la chiesa si distingue per la sua bellezza austera. Gli interni sono decorati con tre rosoni e un portale a sesto acuto, mentre la facciata presenta ornamenti unici che catturano l’attenzione dei passanti.
I tesori archeologici di Ferentino
Ferentino è anche un luogo ricco di tesori archeologici. La Chiesa di Sant’Agata Vergine e Martire e il Monastero di Sant’Antonio Abate, costruiti tra il XIII e il XVII secolo, testimoniano la ricchezza culturale del borgo. Lungo le mura ciclopiche, si possono ammirare varie porte che conducono ai resti di antiche strutture, tra cui l’Acropoli, che risale a epoche diverse, da quella pelasgica a quella sillana. Questo sito è visitabile e offre un’idea chiara della vita in epoca antica.
Un altro sito di grande interesse è il Mercato Romano, risalente al I secolo a.C. Questo luogo, scoperto durante scavi archeologici, è un esempio di come la città fosse un centro commerciale vitale. Qui, i visitatori possono esplorare le antiche strutture che un tempo ospitavano vivaci mercati e scambi commerciali.