Una celebrazione della pasta: i piatti iconici delle diverse regioni italiane in occasione del World Pasta Day

In occasione del World Pasta Day, esploriamo le specialità regionali italiane che uniscono tradizione e innovazione, raccontando storie culinarie attraverso piatti unici e creativi da diverse regioni.
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Una celebrazione della pasta: i piatti iconici delle diverse regioni italiane in occasione del World Pasta Day - (Credit: www.agenfood.it)

In occasione del World Pasta Day, ci addentriamo nella ricca e variegata tradizione culinaria italiana, evidenziando alcune delle specialità regionali che hanno reso la pasta un simbolo indiscusso della gastronomia nazionale. Dalla creatività che anima i ristoranti premiati dalla Guida Michelin, alle storiche ricette tramandate di generazione in generazione, esploreremo una serie di piatti che non solo deliziano il palato, ma raccontano anche storie di culture, tradizioni e innovazioni culinarie.

Piemonte: l’unione di emozioni e sapori

Spaghetti al barbecue cotti in estrazione di prosciutto crudo di Cuneo

Nel cuore del Piemonte, lo chef Michelangelo Mammoliti de Il Boscareto Resort & Spa presenta uno dei piatti più evocativi della sua cucina: gli Spaghetti al barbecue cotti in estrazione di prosciutto crudo di Cuneo. Questo piatto non si limita a soddisfare il palato; mira a evocare un viaggio nostalgico attraverso ricordi familiari, risolvendo un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione. La preparazione di Mammoliti nasce da un desiderio di ricreare il sapore delle costine grigliate che suo padre preparava durante le domeniche in famiglia.

Con l’intento di trasmettere sensazioni oltre al gusto, Mammoliti ha collaborato con la psicoterapeuta Francesca Collevasone. Attraverso il suo approccio creativo, ha sviluppato un’estrazione di prosciutto crudo che, cotto al barbecue, accarezza i sensi e riporta alla mente immagini di momenti condivisi a tavola. Il piatto riesce a riportare in vita esperienze attraverso il cibo, facendo vivere ai clienti un viaggio sensoriale che si riflette anche nei dessert come “L’essenziale per essere felici”. Questo legame tra gastronomia e memoria distingue la proposta culinaria piemontese e rende omaggio alle radici della tradizione.

Dumplings locro de zapallo

Un altro esempio di come la tradizione possa essere reinterpretata è rappresentato dai Dumplings locro de zapallo del ristorante Azotea, guidato dallo chef Alexander Robles. Qui, l’innovazione incontra l’eredità peruviana, regalando agli avventori un piatto che unisce cucine e culture. La preparazione di questi dumplings è un omaggio alla tradizione culinaria peruviana, in particolare al locro de zapallo, una ricetta tipica a base di zucca e aromi andini. Robles ha saputo innalzare questo piatto tradizionale, impiegando un impasto di pasta giapponese per racchiudere morbida zucca, mentre il condimento comprende polenta di mais bianco e consumé di costine di maiale, aggiungendo un tocco di modernità senza dimenticare le radici.

Liguria: un’armonia di mare e monti

Dischi volanti Fabbri in zuppa di triglia

Dalla tradizione ligure, il piatto Dischi volanti Fabbri in zuppa di triglia creato dallo chef Enrico Marmo riflette la ricchezza dei sapori del mare. La scelta di utilizzare i Dischi Volanti, una particolare pasta corta del toscano Pastificio Fabbri, è una testimonianza dell’attenzione all’eccellenza locale. La preparazione comprende una zuppa a base di triglia, un pesce blu tipico della costa ligure, che offre un profilo aromatico intenso al piatto.

L’accostamento tra la pasta e il brodo di triglia permette una perfetta aderenza ai sapori, creando un piatto che celebra l’arte di tramandare ricette recuperando il profumo del mare e l’originalità dei formati di pasta. Completato con una grattugiata di scorza di limone e rosmarino, questo piatto rappresenta l’unione tra tradizione e freschezza, rendendolo unico nel suo genere.

Lombardia: raffinatezza e innovazione

Spaghetto al burro di nocciole di Giffoni e capperi

Nella Lombardia, Raffaele Lenzi, chef del ristorante Il Sereno Al Lago, propone uno Spaghetto al burro di nocciole di Giffoni e capperi, una preparazione che esalta il gusto autentico dei prodotti locali. Le nocciole di Giffoni, apprezzate per il loro aroma ricco e dolce, vengono trasformate in un burro che conferisce agli spaghetti una delicatezza straordinaria, accentuata da un mix di capperi e foglie di cappero sott’olio.

La scelta di utilizzare ingredienti di altissima qualità testimonia l’approccio di Lenzi nel valorizzare la materia prima, evitando di mascherare i sapori con condimenti eccessivi. Questo piatto esprime l’essenza della cucina lombarda, in cui semplicità e complessità convivono in un perfetto equilibrio. La presentazione curata ed elegante completa una proposta gastronomica di alta classe, adatta sia ai palati più raffinati che a quelli più rustici.

Spaghettone, ostrica, lampone

Sempre in Lombardia, il ristorante Il Fagiano offre lo Spaghettone, ostrica e lampone, un piatto che combina mare e dolcezza in un connubio sofisticato. L’ostrica e la sua crema, amalgamate con un agretto di lampone e polvere di lampone, creano un’esperienza gustativa inaspettata, dove il sapore salato del mare si innesta sulla freschezza del lampone. Ogni elemento del piatto è selezionato con cura, dimostrando l’arte culinaria di Maurizio Bufi, gira di ingredienti di qualità superiore in un mix di sapori che invitano alla scoperta.

Campania: tradizione e innovazione golosa

Minestra di pasta e pane fermentato, nocciole, alici, olio mediterraneo

In Campania, il piatto signature dello chef Marco Ambrosino al ristorante Sustànza, rappresenta una vera e propria dichiarazione d’amore per il patrimonio gastronomico locale. La Minestra di pasta e pane fermentato, nocciole, alici e olio mediterraneo è un esempio di ricerca, dove materiali semplici e poveri si trasformano in una delizia culinaria. Questa minestra utilizza pasta Mischiato Potente, un mix di sette formati proveniente dal Pastificio dei Campi, unito a una preparazione cremosissima di pane e fumetto di pesce.

L’accostamento delle alici marinate e della maionese di nocciole porta il palato in un viaggio tra mare e terra, evidenziando il ricco patrimonio naturale mediterraneo. L’approccio innovativo di Ambrosino nel recuperare le tradizioni culinarie rende questo piatto una vera e propria esperienza gastronomica, promuovendo ingredienti locali e pratiche sostenibili.

Toscana: il connubio di sapori e tradizione

Cannelloni coniglio, pecorino, liquirizia e camomilla

La Toscana non è da meno nella sua offerta gastronomica. Al Ristorante Barbagianni, i Cannelloni farciti con un ragù di coniglio, pecorino, liquirizia e camomilla si distinguono come un piatto molto particolare, dove la pasta è preparata artigianalmente e racchiude una complessità di sapori intriganti. La liquirizia e la camomilla si uniscono in un abbraccio di aromi, offrendo un’esperienza unica che ricorda l’intimo legame con la terra.

In questo modo, il lavoro degli chef Alessandro Rossi e Lorenzo Neri racconta non solo di una tradizione culinaria, ma di un vero e proprio viaggio tra le valli toscane, dove le erbe aromatiche dell’orto si uniscono a un gioco di sapori che deliziano i sensi. L’attenzione per la filiera produttiva, dall’orto al piatto, rappresenta un valore aggiunto che rende questo piatto un’esperienza indimenticabile per chi ama la buona cucina.

Questa celebrazione della pasta ci offre uno spaccato della tradizione culinaria italiana, un viaggio in cui ogni piatto racconta una storia di passioni, innovazioni e radici, sottolineando come la gastronomia possa fungere da ponte tra culture e generazioni.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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