Giorgio Locanto, giovane promessa del calcio italiano, ha recentemente fatto il suo esordio tra i professionisti con il Taranto, condividendo così una storia unica che unisce il suo amore per il calcio e il successo sportivo della sua famiglia nel mondo della pallavolo. Cresciuto nel comune di Montemarciano, in provincia di Ancona, Giorgio ha dimostrato di avere i numeri per brillare nel mondo dello sport, ereditando il talento del padre, il celebre pallavolista Diego Locanto.
L’esordio di Giorgio Locanto
Il 21 gennaio 2024, Giorgio Locanto è sceso in campo per la sua prima apparizione da professionista nel match di Serie C tra Latina e Taranto, giocato allo stadio di Latina. Il giovane difensore, classe 2006, ha esordito sul terreno di gioco nel finale della partita, occupando il ruolo di terzino destro negli ultimi sedici minuti di una gara che ha visto trionfare la squadra di casa con un punteggio di 3 a 1. Questa esperienza rappresenta un traguardo importante per il ragazzo, che ha firmato il suo primo contratto professionale con il Taranto nell’agosto precedente.
Locanto ha un fisico imponente, con un’altezza di 1,94 metri, che gli consente di giocare in difesa con efficacia. Nonostante la sua giovane età , ha dimostrato di avere grande determinazione e passione per il gioco. Durante l’esordio, Giorgio ha affermato di sentirsi “veramente gratificato”, esprimendo la sua disponibilità a ricoprire anche ruoli diversi, se necessario, sottolineando l’importanza di ampliare le proprie esperienze tecniche sul campo.
Le radici sportive della famiglia Locanto
La carriera di Giorgio non è un caso isolato, ma un capitolo che si inserisce in una tradizione familiare ricca di successi nel mondo dello sport. Suo padre, Diego Locanto, è stato uno dei pallavolisti più noti e rispettati in Italia, contribuendo a scrivere pagine memorabili nella storia della pallavolo italiana durante gli anni ’90 e 2000. Giocando come schiacciatore di banda, Diego ha raggiunto un traguardo straordinario, stabilendo un record mondiale il 6 dicembre 1998: 23 punti e 41 cambipalla in una sola partita contro l’Asystel Milano. Questo primato rimane uno dei più significativi nella pallavolo, specialmente considerando il periodo in cui i set erano a soli 15 punti.
La storia di Diego a Latina, dove ha giocato due stagioni da capitano, si intreccia con quella di Giorgio, il quale ha esordito nella stessa città , riscrivendo il destino familiare. Entrambi hanno avuto la possibilità di scendere in campo a Latina, generando un legame speciale con il pubblico e la storia del luogo.
La reazione della famiglia e l’importanza del supporto
La gioia di Giorgio per il suo primo incontro professionale è stata condivisa anche da suo padre, che ha espresso il proprio orgoglio per il successo del figlio. Diego ha sottolineato come la città di Latina continui a giocare un ruolo fondamentale nelle loro vite. La viva emozione condivisa da entrambi riflette quanto il supporto familiare sia cruciale nel percorso di un atleta, che deve affrontare sfide e pressioni nel mondo del professionismo.
L’esordio di Giorgio rappresenta un inizio promettente, ma non esime il giovane calciatore dallo sforzo di migliorare continuamente. La carriera di un atleta richiede dedizione e resilienza, e Giorgio sembra ben consapevole di ciò, pronto ad affrontare ogni opportunità che il Taranto gli presenterà nelle prossime partite.
Lo sport, nel caso della famiglia Locanto, non è solo una passione ma è una tradizione, uno stile di vita che unisce le generazioni e crea legami indissolubili tra genitori e figli. La storia di Giorgio è solo all’inizio, e gli appassionati di sport seguiranno con interesse gli sviluppi della sua carriera.
Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina