"Una madre": il nuovo film di Stefano Chiantini in arrivo nelle sale il 19 novembre

“Una madre”: il nuovo film di Stefano Chiantini in arrivo nelle sale il 19 novembre

“Una Madre”, il nuovo film di Stefano Chiantini, racconta la trasformazione emotiva di Deva, una giovane ragazza che affronta il dolore e la rinascita attraverso un legame inaspettato con un bambino.
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"Una madre": il nuovo film di Stefano Chiantini in arrivo nelle sale il 19 novembre - Gaeta.it

“Una Madre”, il nuovo lungometraggio del regista Stefano Chiantini, debutterà al cinema il 19 novembre, portato sul grande schermo da un cast di attori noti e di talento. La pellicola è prodotta da Andrea Petrozzi per World Video Production in collaborazione con Rai Cinema e da Riccardo Marchegiani per Bling Flamingo , con il supporto di Lazio Cinema International e del Ministero della Cultura.

Un viaggio nel mondo di Deva

La storia è incentrata su Deva, interpretata da Aurora Giovinazzo, una giovane ragazza costretta a vivere in condizioni difficili. Seduta negli ultimi posti di un autobus, lei osserva il mondo che la circonda mentre si dirige verso la sua abitazione, una roulotte semplice e poco accogliente, dove vive insieme alla madre, Giovanna. Nonostante la sua bellezza giovanile, il suo volto esprime una durezza sorprendente, caratteristica che la accompagna nella sua quotidianità.

Deva affronta la vita con una perseveranza che rasenta la rigidità. Non le è concesso concedersi neanche un momento di riflessione, perché ogni pausa le permetterebbe di rivivere i pensieri affollati e dolorosi che ha negato a se stessa. Questa apparente indifferenza nei confronti della vita cambia quando inizia a lavorare in una pescheria. Qui incontra Carla e, sebbene inizialmente non desideri alcun coinvolgimento, la sua esistenza si intreccia con quella del nipote della donna, un bambino di un anno.

Un incontro che segna il cambiamento

All’inizio, Deva prova un forte disagio nei confronti del piccolo, che rappresenta, in modo inquietante, una cicatrice aperta della sua vita: l’aborto di un figlio. Questo passato turbolento continua a tormentarla, rendendo difficile l’accettazione del suo nuovo ruolo di caregiver. Nonostante la riluttanza iniziale, la ragazza si ritrova a prendersi cura del bambino, ancorata all’idea di doverlo fare con indifferenza e distacco.

Col passare del tempo, però, l’atteggiamento di Deva inizia a trasformarsi. Attraverso piccole interazioni quotidiane e gesti impercettibili, il bambino entra silenziosamente nel suo cuore. Ogni istante trascorso insieme è un passo verso la guarigione di un’anima ferita. La relazione tra Deva e il piccolo rappresenta, quindi, un graduale processo di apertura emotiva, in un percorso di crescita e accettazione di sé.

Aspetti tecnici e artistici del film

La direzione della fotografia è curata da Claudio Cofrancesco, il quale riesce a catturare la complessità dei sentimenti dei personaggi attraverso scelte visive accurate. Il montaggio, affidato a Luca Benedetti, fondamentale per il ritmo narrativo, riesce a rendere fluide le transizioni tra i diversi momenti di vita della protagonista. Le scenografie, realizzate da Flaviano Barbarisi, contribuiscono a ricreare l’atmosfera di un contesto realistico, che riflette le difficoltà quotidiane.

Il costume, progettato da Marta Passarini, gioca un ruolo significativo nel delineare la personalità di Deva, accentuando i contrasti tra la sua vulnerabilità e la corazza che si è costruita per affrontare il mondo. Infine, le musiche di Piernicola Di Muro impreziosicono le scene, enfatizzando le emozioni e aiutando a trasmettere il messaggio del film.

“Una madre” è un’opera che esplora la profondità dei legami affettivi e la possibilità di rinascita in un contesto di grande sofferenza. La sua arrivo nelle sale cinematografiche promette di offrire emozioni autentiche e una riflessione sulla complessità delle relazioni familiari.

Ultimo aggiornamento il 9 Novembre 2024 da Sara Gatti

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