Il Museo Archeologico Nazionale Cerite si prepara ad accogliere una mostra straordinaria che esplora l’affascinante connessione tra l’olpe di Bruxelles e i frammenti etruschi rinvenuti nel 2013. Questo evento, che segna un’importante celebrazione dell’arte etrusca, avrà inizio il 19 dicembre e si protrarrà fino al 16 marzo 2025. La mostra si inserisce nelle celebrazioni del ventennale della necropoli della Banditaccia, patrimonio UNESCO e rappresenterà un’occasione imperdibile per appassionati di storia e cultura.
Il ritorno dell’olpe di bruxelles
L’oggetto principale di quest’esposizione è l’olpe di Bruxelles, una brocca d’eccezionale valore artistico, tornata temporaneamente dalla capitale belga. Questa brocca, decorata con scene mitologiche che si ispirano all’epica omerica, è un capolavoro dell’artigianato etrusco. La mostra non solo offre la chance di ammirare questo straordinario pezzo d’arte, ma anche di approfondire il significato culturale che esso racchiude.
L’esposizione si svolgerà al secondo piano del museo, accanto ai capolavori di Euphronios, noti per la loro raffinatezza e complessità. Questa opportunità è possibile grazie a una collaborazione tra il PACT, varie istituzioni accademiche e associazioni di volontariato, tutte unite nell’intento di valorizzare il patrimonio storico e culturale etrusco attraverso eventi come questo.
Il legame con i reperti etruschi
Questa mostra è significativa perché celebra per la prima volta il ricongiungimento dell’olpe ai frammenti trovati nel 2013 nel quartiere funerario di Campo della Fiera, situato nella Banditaccia. Il rinvenimento dei frammenti ha confermato la provenienza ceretana di questo vaso, ma ha anche fornito prove decisive per la comprensione delle scene mitologiche raffigurate. In particolare, il compianto funebre di Teti e delle Nereidi al cospetto del corpo di Achille rappresenta un raro esempio di come l’epopea omerica fosse interpretata dagli Etruschi.
Confrontando l’olpe di Bruxelles con un’altra brocca simile proveniente dal Tumulo di San Paolo, la mostra offre l’opportunità di discutere l’introduzione e la popolarità dei miti greci nell’arte etrusca. Questi legami artistici testimoniano influenze culturali significative che hanno caratterizzato il periodo orientalizzante e riflettono le dinamiche politiche ed economiche tra le grandi famiglie etrusche.
Un viaggio attraverso la necropoli etrusca
Una sezione dedicata dell’esposizione sarà riservata ai resti dei corredi funebri provenienti dal tumulo di Campo della Fiera. Questi reperti non solo arricchiscono la comprensione della vita e delle credenze etrusche, ma mettono in evidenza anche il networking delle famiglie aristocratiche locali. La loro interazione con altre culture, comprese quelle greche, può offrire un’importante chiave di lettura su come le influenze artistiche e culturali si siano diffuse nel bacino del Mediterraneo.
Questa mostra rappresenta non solo un’iniziativa culturale di grande rilevanza ma anche un’opportunità per riflettere sulle eredità che l’antico mondo etrusco continua a trasmettere. Organizzata con il supporto di diverse istituzioni, la mostra promette di attirare sia esperti che neofiti dell’archeologia e della storia, incoraggiando un dialogo vivace attorno all’arte etrusca e alla sua importanza nel contesto del patrimonio mondiale.
Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2024 da Marco Mintillo