Nella missiva indirizzata al neosindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, i sindaci Mario Baccini, Pietro Tidei, Alessandro Grando, Stefania Bentivoglio e Luigi Landi presentano il progetto della nuova Provincia “Porta d’Italia”.
Un Modello Territoriale Inclusivo
I Comuni di Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia, Tolfa e Cerveteri hanno concordato l’istituzione della Provincia “Porta d’Italia”, basata sull’idea di una provincia che valorizzi le diverse peculiarità dei suoi poli territoriali anziché avere un ente centrale lontano e disinteressato.
Centralità e Efficienza
L’obiettivo principale è creare un organismo amministrativo più vicino alle esigenze del territorio, evitando la necessità di costanti mediazioni con l’area metropolitana, offrendo così una gestione più diretta ed efficiente dei servizi e delle questioni locali.
Autonomia e Sviluppo Sostenibile
La nuova provincia mira a garantire un’autonomia amministrativa che favorisca lo sviluppo del territorio, promuovendo una sussidiarietà efficace per preservare le identità locali e evitare la marginalizzazione comune nelle aree metropolitane.
Sfide e Opportunità
L’istituzione della Provincia “Porta d’Italia” comporterebbe una gestione più efficace del patrimonio ambientale e culturale, lo sviluppo economico, infrastrutturale e educativo, migliorando le condizioni di vita e la sicurezza dei cittadini.
Una Visione di Crescita Integrata
La creazione della nuova provincia è vista come un progetto di sviluppo che punta a promuovere un’economia locale forte, supportata dalle infrastrutture portuali e aeroportuali esistenti, offrendo opportunità di crescita nel settore turistico e culturale.
Collaborazione e Partecipazione
Il coinvolgimento di tutti i sindaci del territorio nel processo decisionale evidenzia la volontà di costruire una provincia basata sulla collaborazione e il rispetto dell’autonomia dei singoli comuni, nell’ottica di una crescita integrata e condivisa.