Venerdì 11 aprile 2025, il Museo San Domenico di Imola ospiterà una mostra retrospettiva dedicata a Germano Sartelli, in occasione del centenario della sua nascita. L’evento, intitolato ‘Germano Sartelli. L’incanto della materia‘, è curato da Claudio Spadoni e rimarrà aperto fino al 13 luglio. Con oltre settanta opere esposte, la mostra offre un’opportunità unica per esplorare l’intero percorso artistico di Sartelli, dalle sue origini nei collage degli anni Cinquanta fino alle sculture in corten e alle carte elaborate delle sue ultime produzioni.
Il viaggio artistico di Germano Sartelli
Germano Sartelli, nato a Imola nel 1925 e scomparso nel 2014, si è distinto nel panorama artistico per la sua abilità nell’utilizzo dei materiali. La sua arte è stata definita una vera e propria celebrazione della materia, capace di rivelare suggestioni naturali attraverso l’uso di elementi spesso trascurati. I suoi collage, creati nella seconda metà degli anni Cinquanta, rappresentano la sua ricerca di infondere vita a pezzi di realtà scartati, trasformandoli in opere d’arte. La mostra proporrà un ampio campionario di queste creazioni, evidenziando come il percorso di Sartelli si sia evoluto nel tempo.
La capacità di Sartelli di mescolare materiali e tecniche ha permesso di realizzare opere che trascendono il concetto tradizionale di scultura e pittura. Le sue opere in corten, ad esempio, riflettono un dialogo profondo con la natura, evocando immagini e suggestioni che richiamano il mondo esterno. Questo approccio ha portato Sartelli a ricevere riconoscimenti di prestigio, tra cui il Premio per la scultura del Ministero della Pubblica Istruzione nel 1962 e la partecipazione alla XXXII Biennale di Venezia nel 1964.
Collaborazione e voci del territorio
La retrospettiva è il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto diversi attori nel territorio di Imola. L’organizzazione è stata curata dal Comune di Imola, attraverso Imola Musei, con il prezioso supporto della famiglia Sartelli, che ha contribuito con opere e documentazione. Inoltre, la mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Con.Ami e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che hanno riconosciuto l’importanza di celebrare un artista così significativo per il panorama culturale locale.
La collaborazione con l’Associazione Casa Sartelli e Cefla ha ulteriormente rafforzato il progetto, permettendo di presentare un’ampia panoramica dell’opera di Sartelli, sottolineando il suo legame con Imola e la sua influenza sul panorama artistico contemporaneo. Questa retrospettiva non è solo un tributo alla figura di Sartelli, ma rappresenta anche un momento di riflessione sull’arte e sui materiali, incitando il pubblico a interrogarsi sul significato insito nelle opere.
Un’occasione per conoscere l’arte di Sartelli
La mostra è un’importante opportunità per appassionati d’arte e curiosi, offrendo un’occasione per conoscere più a fondo l’arte di Germano Sartelli e il suo approccio innovativo. Le opere esposte non solo mostrano la sua maestria tecnica, ma portano con sé un messaggio di sostenibilità e riscoperta della bellezza nei materiali considerati ‘scarti’, un tema quanto mai attuale nel dibattito contemporaneo.
Visitare la retrospettiva sarà un modo per apprezzare la creatività di un artista che ha saputo trasformare l’ordinario in straordinario, incapsulando in ogni opera la sua personale visione del mondo. Con questo appuntamento, Imola si conferma come un punto di riferimento culturale, pronto a celebrare le figure che hanno contribuito a scrivere la storia dell’arte locale e nazionale.