Un semplice cruciverba può dare il via a un’avventura esplorativa inaspettata. È quello che è successo a un appassionato di enigmistica, che si è trovato alle prese con la misteriosa “piazza dei Pini” nel quartiere di Centocelle a Roma. L’ignoto numero civico ha spinto l’autore a intraprendere un affascinante viaggio, unendo curiosità e amore per il cicloturismo.
Un cruciverba che si trasforma in curiositÃ
Tutto è cominciato con un incastro difficoltoso in un cruciverba. La domanda “quali sono i numeri civici in piazza dei Pini a Roma?” ha bloccato il protagonista, che non conosceva né la piazza né la sua posizione. Dopo aver tentato e riprovato a riempire il cruciverba, la frustrazione ha rapidamente ceduto il passo alla curiosità . L’urgenza di scoprire la verità dietro quel nome misterioso ha spinto il protagonista a fare una ricerca su Google Maps, dove si è imbattuto in una zona che non corrispondeva esattamente alle sue aspettative. Nonostante gli sforzi nel digitare vari numeri civici, i risultati ottenuti rimanevano sempre su via dei Pini.
La mappa di Google, seppur utile, non forniva le risposte desiderate. La curiosità ha così preso il sopravvento, trasformando un semplice passatempo in un’avventura da vivere in prima persona. Le attese di una risposta facilmente reperibile si sono volatilizzate, lasciando solo il desiderio di esplorare il quartiere.
Il viaggio in bicicletta tra i quartieri romani
Armato di una bicicletta e dell’intenzione di scoprire la verità , il protagonista ha iniziato il suo viaggio a Largo Cevasco. La pedalata attraverso le vie di Roma è stato un modo per immergersi nei diversi quartieri e nelle storie che ogni angolo della città ha da raccontare. Da via Davide Campari a via Giorgio Enrico Falck, il percorso si è snodato attraverso strade familiari e meno conosciute.
Attraversando il quartiere di Tor Tre Teste e giungendo fino a Quarticciolo, il ciclista ha affrontato anche la sfida della salita in via dei Gelsi. Nonostante qualche imprevisto, come un tamponamento stradale, il viaggio prosegue, portandolo a scoprire piccole perle nascoste della città . Pedalando su strade come via delle Acacie e via dei Gelsi, la curiosità aumentava a ogni tappa, ma la ricerca della piazza dei Pini si faceva sempre più avvincente, con ogni curva che sembrava avvicinarlo al luogo misterioso.
L’arrivo alla piazza dei Pini: una scoperta sorprendente
Dopo un po’ di fatica e di ricerca, il ciclista ha deciso di fermarsi presso un’autoscuola per chiedere informazioni. L’impiegata, in modo chiaro, ha indicato la strada da seguire per trovare piazza dei Pini. Proseguendo per altri cento metri, il protagonista ha finalmente raggiunto il luogo tanto atteso. Tuttavia, l’esperienza si è rivelata diversa dalle aspettative.
Invece di una piazza nel senso tradizionale del termine, il ciclista si è trovato davanti a un piccolo semicerchio con qualche negozio, un portone di un palazzo e una targa che riportava il nome “piazza dei Pini”. I numeri civici rilevati erano solo cinque, che andavano dal 12 al 16, mentre i primi undici civici risultavano assenti. La strada asfaltata che costeggiava il marciapiede chiudeva il cerchio tra via dei Pini e viale delle Orchidee, creando un’immagine delicata e quasi poetica di una piazza che, di fatto, non era una piazza.
Una scoperta che va oltre il cruciverba
Adeguatamente soddisfatto della sua esplorazione e avendo finalmente risolto il mistero del cruciverba, il protagonista ha potuto completare la sua ricerca. Con sei lettere finalmente trovate, il suo obiettivo iniziale si è evoluto in una vera e propria esplorazione della città .
La narrativa di una “stranezza di città ” si è rivelata una bellissima occasione per scoprire il territorio attraverso le piccole cose e i dettagli quotidiani che spesso risultano invisibili. Le strade di Roma, con la loro storia e singolarità , invitano ogni cittadino a mettere in moto la curiosità e fare un passo verso nuove avventure, pedalando, osservando e scoprendo. La ricerca di un luogo si trasforma così in un invito a esplorare ogni angolo della città , cercando le stranezze nascoste che la vita quotidiana può riservare.