Un caso di vandalismo orchestrato in modo insolito sta scuotendo il quartiere Salario Parioli di Roma. Un uomo di 66 anni, di origine romana e senza precedenti penali, ha escogitato un piano di vendetta inusuale nei confronti del proprietario di un passo carrabile, dando vita a una serie di atti vandalici che rasentano il grottesco. La sua storia, iniziata per un semplice disguido relativo a un parcheggio, si è trasformata in una spirale di rancore e vendetta che ha preoccupato gli abitanti della zona.
La scintilla di un rancore duraturo
Tutto è iniziato nel novembre del 2023, quando l’uomo ha assistito alla rimozione forzata del proprio veicolo. Il mezzo era posteggiato in una posizione che ostacolava l’accesso a un box auto in via Gaspare Spontini. Da quel momento, il 66enne ha maturato l’idea che la Polizia Locale avesse agito su richiesta del proprietario del garage. Questo episodio ha acceso in lui un astio che ha covato per più di due anni e che ha portato a una serie di azioni ostili nei confronti del vicino.
Nonostante non vi fosse evidenza diretta di un conflitto aperto, il pensiero di una ingiustizia subita ha spinto l’uomo a “vendicarsi” attraverso atti di vandalismo. Era soltanto l’inizio di un’inquietante escalation, con il “vittimologo” che, nei due anni successivi, ha elaborato ingegnosi piani per arrecare disturbo al vicino.
Atti di vandalismo e travestimenti creativi
Il modus operandi dell’uomo, ribattezzato dagli investigatori “stucco man”, ha attirato l’attenzione non solo per la sua stranezza ma anche per la sua determinazione. Costantemente camuffato, talvolta indossava un casco, altre volte usava cappelli o buste della spesa per non farsi riconoscere. Armato di una spatola, l’uomo si presentava presso il box auto per forzare il lucchetto, occludendolo con colla, generando così frequenti disagi per il proprietario.
Questo “gioco” si è ripetuto per oltre dodici volte, rendendo il vicino sempre più ansioso e preoccupato per la propria sicurezza. Gli atti vandalici avevano preso un ritmo tale da costringere la famiglia della vittima a installare telecamere di sorveglianza per monitorare gli attacchi del “stucco man”.
La cattura del colpevole e le prove del crimine
L’operazione delle forze dell’ordine, che ha portato all’arresto dell’uomo, è scattata a seguito di un’accurata analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza. Gli agenti del Distretto Salario Parioli hanno messo a punto un piano per coglierlo sul fatto. Solo pochi giorni fa, l’uomo è stato sorpreso mentre tentava di attuare un nuovo attacco, proprio nel momento in cui si accingeva a occludere il lucchetto del box con la colla.
A seguito della sua cattura, le forze dell’ordine hanno proceduto a una perquisizione dell’abitazione del 66enne. I poliziotti hanno rinvenuto numerosi indumenti che corrispondevano a quelli utilizzati per compiere gli atti vandalici: guanti in lattice per evitare il contatto con la sostanza adesiva, giacche e felpe che mascheravano il volto. Questo materiale è stato sequestrato e sarà utilizzato come prova nel corso delle indagini.
L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per i suoi atti di vandalismo, ma è evidente che l’episodio ha messo in luce non solo la sua frustrazione personale, ma anche come un semplice disguido possa degenerare in una situazione di conflitto così surreale.