Un'ambulanza del 118 a san gregorio di catania danneggiata durante un intervento dopo una sparatoria familiare

Un’ambulanza del 118 a san gregorio di catania danneggiata durante un intervento dopo una sparatoria familiare

A San Gregorio di Catania un intervento del 118 è stato ostacolato da giovani che hanno danneggiato l’ambulanza; Coes Sicilia e Riccardo Castro chiedono maggior sicurezza e organizzano uno sciopero simbolico.
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A San Gregorio di Catania un intervento del 118 per una sparatoria è stato segnato da violenze contro il personale sanitario e danni all’ambulanza, scatenando richieste di maggiore sicurezza e uno sciopero simbolico supportato dal presidente Seus 118. - Gaeta.it

Un intervento d’emergenza a san gregorio di catania è diventato teatro di un episodio di violenza che ha coinvolto il personale sanitario. Durante una chiamata per una sparatoria in cui un padre ha ucciso il figlio, l’ambulanza del 118 è stata danneggiata da alcuni giovani presenti sul posto. Nonostante l’aggressione verbale iniziale, il team sanitario è riuscito a entrare nella villa dove si era consumato il delitto, ma il mezzo ha subito danni all’interno che ne richiederanno la riparazione e la sostituzione.

L’aggressione e il danneggiamento dell’ambulanza durante l’intervento

La notte dell’intervento, l’ambulanza del 118 ha cercato di rispondere a una situazione critica a san gregorio di catania. Il personale sanitario ha incontrato subito ostilità da parte di alcuni giovani che si trovavano vicino al luogo della tragedia. Dopo aver subito insulti e minacce verbali, l’equipe è riuscita comunque ad avvicinarsi e a entrare nella villa dove il padre aveva sparato al figlio. Purtroppo in questo frangente alcuni presenti hanno preso di mira l’ambulanza, danneggiandone l’interno. La gravità del gesto si aggiunge alla difficoltà del soccorso, con conseguenze anche economiche e operative per il servizio di emergenza.

La posizione di riccardo castro

Il presidente della Seus 118, Riccardo Castro, ha espresso il suo disappunto per l’accaduto, definendo l’episodio “l’ennesimo atto di violenza” che crea allarme e delusione. La sua dichiarazione sottolinea quanto siano frequenti casi simili, in cui i soccorritori si trovano ad affrontare situazioni pericolose non solo per la complessità medica, ma anche per l’ostilità di chi dovrebbe invece aiutare il lavoro di chi salva vite. L’ambulanza danneggiata dovrà essere sostituita, una spesa in più per il sistema sanitario locale, e il danno materiale cade su chi già lavora in condizioni difficili.

Le richieste di maggiore sicurezza dagli autisti soccorritori di coes sicilia

Il direttivo di Coes Sicilia, che rappresenta gli autisti soccorritori, ha reagito all’episodio lanciando un forte appello. In una nota ha messo in luce il crescente rischio che il personale del 118 affronta ogni giorno durante le missioni di soccorso. Le aggressioni, sia fisiche che verbali, non sono isolate ma si ripetono e mettono a dura prova chi opera nelle emergenze. Gli autisti chiedono una tutela più efficace e misure concrete di sicurezza per evitare che altri episodi di violenza mettano a rischio la salute dei soccorritori.

Un messaggio per rispetto e dignità

Il messaggio del Coes Sicilia evita toni emotivi o richieste di eroi. La richiesta fondamentale è rispetto e dignità, per un lavoro che spesso si svolge in situazioni tese e pericolose. Gli autisti sottolineano che non intendono bloccare il servizio, né cercare onori, ma vogliono che istituzioni e cittadini riconoscano i limiti attuali del sistema. Il loro ruolo, cruciale per la sopravvivenza di tante persone, deve svolgersi in un contesto di garanzie minime per la sicurezza di chi viaggia su strada con le sirene spiegate.

Lo sciopero simbolico del 1 maggio e la solidarietà del presidente della seus 118

Per manifestare il disagio e attirare l’attenzione sulla questione, il Coes Sicilia ha organizzato uno sciopero simbolico per il 1 maggio. Dalle 9 alle 12 ci sarà una protesta virtuale in tutta la regione, con adesivi applicati sui mezzi di soccorso. Il servizio non sarà interrotto, rimane garantito, ma sarà visibile il disagio del personale, che vuole segnare una linea rispetto agli episodi di violenza e mancanza di tutela. Questo gesto vuole informare la popolazione e le istituzioni sulla necessità di interventi concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei soccorritori.

La partecipazione di riccardo castro

Il presidente della Seus 118, Riccardo Castro, ha deciso di sostenere gli autisti partecipando personalmente alla protesta. Castro ribadisce la sua vicinanza a chi opera ogni giorno con dedizione nelle emergenze, sottolineando il rispetto e la gratitudine dovuti al personale di soccorso. La manifestazione vuole richiamare l’attenzione su temi di sicurezza senza interrompere i servizi essenziali, mettendo in evidenza il ruolo delicato e decisivo degli operatori sanitari nel sistema pubblico di emergenza.

L’episodio di san gregorio di catania riaccende così il dibattito sulla sicurezza degli operatori del 118 in Sicilia, chiedendo una risposta concreta alle istituzioni per evitare che il rischio per chi soccorre diventi una condizione accettata come normale.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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