L’università uniCamillus ha dato vita a un nuovo organo consultivo chiamato advisory board, formato da personalità diverse con esperienza riconosciuta nei campi della medicina, dell’economia, della giurisprudenza e della pubblica amministrazione. Questa iniziativa segna una fase importante nello sviluppo dell’ateneo, impegnato a migliorare la sua capacità di rispondere alle sfide accademiche e sociali attuali.
Composizione e competenze del nuovo advisory board
Il consiglio consultivo è composto da figure di rilievo internazionale e nazionale. Tra loro spicca Andrea Biondi, pediatra e ricercatore noto per il suo lavoro sulle leucemie infantili e le terapie innovative. Biondi ha diretto la clinica pediatrica e un centro di ricerca a Monza e oggi guida le fondazioni irccs san gerardo dei tintori e M. Tettamanti – M. De Marchi, contribuendo allo sviluppo della medicina pediatrica in Europa.
Profilo giuridico e manageriale
Vito Cozzoli unisce il profilo giuridico a quello manageriale. Avvocato cassazionista, ha avuto incarichi importanti al ministero dello sviluppo economico e del lavoro. Ora presiede autostrade dello stato e smart clinic spa, ed è docente universitario con un ruolo centrale nel dibattito sulle politiche pubbliche italiane.
Nel settore economico e finanziario figura Maria Bianca Farina. Ex presidente di poste italiane, guida oggi i consorzi agrari d’Italia e ricopre incarichi nella federazione banche assicurazioni e finanza oltre che nel consiglio dell’ospedale pediatrico bambino gesù. La sua esperienza assicura un contributo concreto all’interfaccia tra mondo economico e sanitario.
Contributi clinici e istituzionali per la crescita dell’ateneo
Il profilo sanitario è arricchito da Giuseppe Feltrin, cardiochirurgo e direttore generale del centro nazionale trapianti. Feltrin è impegnato nella promozione della donazione d’organi in Italia e in Europa, e lavora anche con l’organizzazione europea edtco per coordinare trapianti e donazioni a livello continentale.
La componente istituzionale
La componente istituzionale comprende Luciana Lamorgese, già ministro dell’interno e attualmente consigliere di stato. Avvocato e prefetto, ha ricoperto ruoli importanti nella pubblica amministrazione garantendo equilibrio e conoscenza sulle dinamiche sociali italiane. Gianni Letta, con esperienza come sottosegretario alla presidenza del consiglio e giornalista, porta un contributo culturale e politico che amplia la prospettiva strategica dell’ateneo.
Tiziano Onesti, economista e presente nei cda di grandi imprese italiane, rappresenta la capacità di collegare il mondo accademico a quello aziendale e della sanità privata. È presidente anche dell’ospedale bambino gesù e della fondazione omonima, oltre che a capo del gruppo generale costruzioni ferroviarie.
Ruolo e durata del mandato dell’advisory board
I membri del nuovo organo sono stati nominati dal consiglio di amministrazione di uniCamillus su proposta del rettore Gianni Profita e resteranno in carica per tre anni. Il board ha il compito di guidare l’università nelle scelte strategiche, adattandosi ai cambiamenti sociali, sanitari e accademici in corso. Le competenze e la visione dei nomi selezionati dovrebbero favorire lo sviluppo dell’ateneo in ambiti cruciali.
Il rettore ha sottolineato l’importanza di questo gruppo, vista la qualità delle persone coinvolte. Ha evidenziato che si tratta di un’opportunità per affrontare sfide attuali con un’attenzione particolare all’innovazione, all’inclusività e all’apertura verso nuovi scenari. Inoltre, ha detto che il dialogo con l’advisory board sarà fonte di concrete indicazioni per la crescita di uniCamillus come polo internazionale nella formazione medica.
Un nuovo capitolo per uniCamillus fra accademia e attenzione sociale
L’avvio dell’advisory board conferma l’impegno dell’università nel rafforzare i legami con l’ambito scientifico e sociale. UniCamillus punta a fondere una missione orientata alla ricerca con una visione internazionale, rispondendo anche ai bisogni della società contemporanea.
L’ateneo, in espansione costante, cerca di mantenere saldo il proprio legame con i valori umanistici della conoscenza. Il nuovo consiglio consultivo si inserisce proprio in questa prospettiva, per sostenere scelte che mirano a far crescere l’università e migliorare il suo ruolo nel contesto sanitario e accademico nazionale e mondiale.