Un'iniziativa educativa innovativa: il bridge come materia obbligatoria

Un’iniziativa educativa innovativa: il bridge come materia obbligatoria

Un'Iniziativa Educativa Innovativa: Il Bridge Come Materia Obbligatoria Un'Iniziativa Educativa Innovativa: Il Bridge Come Materia Obbligatoria
Un'iniziativa educativa innovativa: il bridge come materia obbligatoria - Gaeta.it

Nel panorama delle iniziative educative innovative, spicca l’esperienza del liceo Primo Levi di Bollate, dove un professore ha introdotto lezioni di Bridge come parte integrante dell’orario scolastico canonico. Questo progetto insolito è stato avviato per supplire a un vuoto nel programma didattico, ma si è rivelato un’occasione unica per i ragazzi di avvicinarsi al mondo dei contratti e delle trattative, esplorando le analogie tra il gioco del bridge e il diritto civile.

L’incontro tra bridge e diritto civile: lezioni insolite e stimolanti

Durante le ore di supplenza in una classe quarta del liceo scientifico sportivo, il professore Marcello Gionfriddo ha proposto l’introduzione del bridge come strumento didattico innovativo. L’obiettivo era quello di far emergere le similitudini tra le fasi del gioco e i concetti fondamentali del diritto civile, come la contrattazione, le responsabilità e le competenze necessarie per raggiungere un obiettivo comune.

Analogie intriganti e connessioni inaspettate

Secondo il professore Gionfriddo, le analogie tra il bridge e il diritto civile sono evidenti sin dalla fase iniziale della “licitazione”, in cui le parti devono concordare su una strategia comune e rispettare gli accordi presi. Questo approccio non solo ha stimolato la competizione tra i ragazzi, ma ha anche favorito la comprensione di concetti complessi come la teoria dei giochi, l’economia e il calcolo delle probabilità.

Un esperimento didattico di successo: il torneo di fine anno

Alla fine dell’anno scolastico, i ragazzi hanno affrontato un torneo di bridge come parte integrante del percorso didattico. Questo “compito in classe” ha permesso loro di mettere alla prova le proprie competenze acquisite e di ricevere un feedback sulle proprie capacità di problem solving e di cooperazione. L’iniziativa ha suscitato curiosità non solo tra gli studenti, ma anche tra le rispettive famiglie, mostrando il potenziale educativo e formativo di attività extracurricolari come questa.

Da insegnante ad arbitro: il ruolo centrale dell’istruttrice Benedetta Ragazzi

A guidare gli studenti nel mondo del bridge è stata l’istruttrice e arbitro federale Benedetta Ragazzi, che ha collaborato con ArcaBridge di Cernusco sul Naviglio per portare avanti questo progetto innovativo. La sua esperienza da insegnante e la passione per il gioco del bridge hanno permesso ai giovani di superare le iniziali difficoltà legate alle regole e di immergersi in un’esperienza formativa unica.

Un ponte tra cultura ludica e competenze trasversali

Attraverso il “mini bridge”, una variante semplificata del gioco, gli studenti hanno potuto sperimentare fin da subito le dinamiche e le strategie del bridge, apprendendo a formulare ipotesi, a comunicare in modo efficace e a lavorare in team. L’obiettivo di Benedetta Ragazzi è di diffondere la pratica del bridge anche in altre scuole, sottolineando le numerose competenze trasversali che questa disciplina può offrire ai giovani in termini di pensiero critico, collaborazione e problem solving.

Approfondimenti

    Il testo descrive l’esperienza innovativa del liceo Primo Levi di Bollate, dove è stata introdotta l’insegnamento del bridge come parte del curriculum scolastico.

    Liceo Primo Levi: Il liceo Primo Levi è una scuola situata a Bollate, in provincia di Milano. La scelta di introdurre il bridge come materia educativa innovativa riflette un approccio didattico non convenzionale finalizzato a stimolare le competenze trasversali degli studenti.
    Bridge: Il gioco del bridge è un famoso gioco di carte a contratto che coinvolge strategia, logica e cooperazione. Introdurre il bridge nelle scuole non solo offre ai ragazzi un’opportunità di apprendimento ludico, ma anche di sviluppare competenze utili in diverse aree della vita.
    Marcello Gionfriddo: Il professore Marcello Gionfriddo è l’artefice di questa iniziativa educativa. Ha proposto l’introduzione del bridge come strumento didattico innovativo per far emergere similitudini con il diritto civile e favorire la comprensione di concetti complessi.
    ArcaBridge di Cernusco sul Naviglio: Organizzazione associata alla diffusione e alla promozione del bridge, ha collaborato con l’istruttrice Benedetta Ragazzi per portare avanti il progetto educativo presso il liceo Primo Levi.
    Benedetta Ragazzi: Oltre a essere l’istruttrice e arbitro federale del progetto, Benedetta Ragazzi ha svolto un ruolo centrale nell’insegnamento agli studenti le regole e le strategie del bridge. Il suo impegno ha consentito ai giovani di superare le difficoltà iniziali e di immergersi in un’esperienza formativa unica.

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