Un'innovativa messa in scena del processo: studenti in scena per rivivere una storia di giustizia a Pompei

Un’innovativa messa in scena del processo: studenti in scena per rivivere una storia di giustizia a Pompei

Un processo simulato alla Basilica di Pompei, realizzato da studenti del Liceo Classico “Plinio Seniore”, esplora il caso di Franca Viola, promuovendo consapevolezza sui diritti delle donne e la giustizia.
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Un'innovativa messa in scena del processo: studenti in scena per rivivere una storia di giustizia a Pompei - Gaeta.it

Nella suggestiva cornice della Basilica degli scavi di Pompei, si è consumata un’esperienza unica e toccante: un “processo simulato” realizzato da studenti del Liceo Classico “Plinio Seniore”. Questo evento, curato in collaborazione con il Tribunale di Torre Annunziata, ha avuto come riferimento il romanzo di Viola Ardone, “Oliva Denaro“, e ha affrontato una vicenda drammatica e reale: il caso di Franca Viola, una giovane siciliana che, nel 1966, si rifiutò di sottostare alla prassi del matrimonio riparatore dopo essere stata vittima di violenza.

Il processo simulato: un’occasione di apprendimento pratico

Il “processo simulato” non è solo un esercizio teatrale, ma rappresenta un importante strumento educativo. Gli studenti, affiancati da esperti del settore legale, hanno avuto l’opportunità di immergersi completamente nel ruolo di avvocati, magistrati e testimoni, rendendo ogni mossa e ogni parola parte di una rappresentazione veritiera e viva. La scelta di aggiornare la storia a un contesto moderno, utilizzando un impianto di processo accusatorio, ha permesso non solo di rendere la procedura più accessibile, ma anche di riflettere su tematiche contemporanee legate alla giustizia e ai diritti delle donne.

La trasformazione di una vicenda storica in un processo che simula le vere dinamiche di un tribunale, ha suscitato la curiosità e l’interesse del pubblico. Questo approccio non convenzionale ha aperto le porte a dibattiti più ampi sulla giustizia, sulla memoria storica e sull’importanza di denunciare le ingiustizie. Gli studenti hanno dovuto studiare e comprendere non solo gli aspetti legali, ma anche le implicazioni sociali e culturali che tale caso comportava.

“Ricucire i sogni”: un progetto educativo contro la dispersione scolastica

Il processo simulato si inserisce in un progetto più vasto intitolato “Ricucire i sogni“, intrapreso da oltre due anni da Apeiron Aps e dalla Cooperativa Città della Gioia, in collaborazione con il Tribunale di Torre Annunziata. Questo programma ha lo scopo di creare un Patto educativo territoriale, mirato a combattere il fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa che affligge diverse aree del territorio vesuviano.

Attraverso attività come il processo simulato, il progetto intende coinvolgere attivamente i giovani nella loro formazione e sensibilizzarli su tematiche importanti. L’integrazione tra formazione scolastica e pratiche legali concrete aiuta a costruire un senso di responsabilità nei ragazzi e offre nuove prospettive sul futuro. Creare occasioni per esprimere e discutere pubblicamente tematiche rilevanti fornisce un contributo significativo alla crescita personale e sociale degli studenti.

L’eredità di Franca Viola: un segnale di speranza e cambiamento

La storia di Franca Viola, al centro di questa messa in scena, rappresenta un capitolo fondamentale nella lotta per i diritti delle donne in Italia. La sua decisione di denunciare il suo aggressore ha scosso le coscienze e ha avviato cambiamenti significativi nel modo in cui la società affronta i crimini di violenza di genere. Questo processo simulato è dunque non solo un esercizio di stile, ma serve anche a mantenere viva la memoria di battaglie sociali che hanno aperto la strada a una maggiore consapevolezza della giustizia.

Risentire le parole e le emozioni di questa storia attraverso la voce di studenti rende la questione ancora più tangibile e attuale. Attraverso il teatro e l’educazione, si possono costruire ponti tra passato e presente, aiutando i giovani a comprendere le ingiustizie della storia e ad affrontare con coraggio le sfide del presente. Questo calco della giustizia di ieri, inscenato oggi, ha l’obiettivo di ispirare una nuova generazione a non avere paura di parlare e a difendere i propri diritti.

Ultimo aggiornamento il 7 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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