L’Unione Europea sta valutando l’opzione di imporre dazi aggiuntivi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, suscitando preoccupazioni riguardo alle possibili ripercussioni sulla relazione commerciale tra le due parti. In particolare, Zheng Shanjie, direttore della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Cina, ha sottolineato come tale mossa possa danneggiare entrambe le economie coinvolte. Vediamo nel dettaglio le ragioni e le argomentazioni dietro a questa controversia commerciale.
Impatto dei Dazi sull’Industria Cinese della Nuova Energia
Refutazione delle Affermazioni di SovraccapacitÃ
Zheng ha respinto le affermazioni riguardanti la presunta sovraccapacità nell’industria cinese della nuova energia, definendole contrarie ai principi di mercato e al buon senso. Secondo il direttore cinese, lo sviluppo dell’industria EV nel Paese è guidato da vantaggi tecnologici, di mercato e nella catena industriale, sottolineando come sia il risultato di una sana competizione di mercato piuttosto che di pratiche sleali o sovvenzioni dannose. Inoltre, Zheng ha evidenziato che il tasso di utilizzo della capacità produttiva dei veicoli a nuova energia in Cina rimane elevato, con la maggior parte dei prodotti destinati al mercato interno e solo una piccola percentuale destinata alle esportazioni, come dimostrato dai dati ufficiali. Tale contesto sfida l’idea di sovraccapacità e sottolinea la solidità del settore cinese EV sul piano nazionale.
Investimenti Stranieri in Cina e CompetitivitÃ
Negli ultimi anni, la Cina ha continuato ad attrarre investimenti da parte di produttori automobilistici stranieri che hanno aumentato la propria presenza nel Paese. Secondo Zheng, questi marchi stranieri non hanno stabilito fabbriche in Cina per motivi legati a sussidi, ma piuttosto per sfruttare la completa catena industriale degli EV presente nel Paese e la presenza di lavoratori altamente qualificati nel settore automobilistico. Questo fenomeno indica come la Cina abbia consolidato la propria posizione come punto di riferimento nell’ambito dei veicoli elettrici, rendendola un luogo attraente per gli investimenti esteri e promuovendo la crescita e lo sviluppo dell’industria locale.
Approfondimenti
- 1. Unione Europea: È un’organizzazione internazionale formata da 27 Paesi europei che collaborano in ambito economico, politico e sociale. Fondata nel 1951 con il Trattato di Parigi e successivamente modificata e ampliata con il Trattato di Maastricht nel 1993, l’Unione Europea ha l’obiettivo di promuovere la pace, la stabilità e la prosperità dei Paesi membri. Tra i suoi principali obiettivi vi sono la realizzazione di un mercato unico, la cooperazione in ambito politico e la condivisione di valori comuni come i diritti umani e la democrazia.
2. Veicoli elettrici: Si tratta di veicoli che utilizzano almeno un motore elettrico per la propulsione. L’adozione dei veicoli elettrici è considerata un passo importante per ridurre le emissioni nocive e combattere il cambiamento climatico. In molti Paesi, sono promosse politiche volte a incentivare la diffusione dei veicoli elettrici attraverso sussidi, agevolazioni fiscali e infrastrutture di ricarica.
3. Zheng Shanjie: Direttore della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Cina, Zheng Shanjie è una figura chiave nell’ambito delle politiche economiche e industriali del Paese. Le sue posizioni e dichiarazioni sono rilevanti per capire le strategie e le politiche cinesi in settori strategici come quello dell’industria automobilistica e dei veicoli elettrici.
4. Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Cina: È un organo burocratico del governo cinese responsabile della pianificazione economica e dello sviluppo industriale del Paese. La Commissione gioca un ruolo cruciale nell’elaborazione delle politiche economiche e industriali, influenzando settori chiave dell’economia cinese come l’energia, l’industria manifatturiera e l’innovazione tecnologica.
5. Industria cinese della nuova energia: Si riferisce al settore industriale cinese incentrato sulla produzione di tecnologie a basso impatto ambientale, come veicoli elettrici, pannelli solari, turbine eoliche, ecc. L’obiettivo di questa industria è ridurre l’inquinamento e promuovere lo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi ambientali globali.
6. Investimenti esteri in Cina: Si trattano di investimenti diretti effettuati da soggetti esteri nel territorio cinese. L’attrazione di investimenti esteri è una strategia comune adottata dai Paesi per favorire lo sviluppo economico, trasferire know-how e tecnologie, creare posti di lavoro e promuovere lo sviluppo industriale.
In questo articolo, vengono evidenziate diverse questioni legate alla politica commerciale, all’industria automobilistica e alla competitività economica tra Cina ed Unione Europea. Le argomentazioni di Zheng Shanjie sulla sovraccapacità nell’industria cinese della nuova energia e sull’attrattività della Cina per gli investimenti esteri offrono uno spaccato interessante sulle dinamiche economiche e industriali attuali.
Ultimo aggiornamento il 22 Giugno 2024 da Laura Rossi