Università degli Studi di Milano: Open Day per il nuovo anno accademico

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Università degli Studi di Milano: Open Day per il nuovo anno accademico - Gaeta.it

L’Università degli Studi di Milano apre le sue porte per accogliere i potenziali futuri studenti nell’ambito dell’open day dedicato all’anno accademico 2024-2025. Docenti e studenti tutor si sono riuniti nel cortile di via Festa del Perdono per presentare l’offerta formativa dell’ateneo, che conta ben 157 corsi tra cui scegliere.

Offerta formativa

La proposta accademica dell’Università di Milano spazia tra 80 corsi di laurea triennale e a ciclo unico, 2 lauree professionalizzanti e 75 corsi di laurea magistrale, offrendo agli studenti una vasta gamma di opportunità di studio e di crescita professionale.

Studenti pro-Palestina: contro Open Day e contestazioni

Nonostante l’atmosfera accogliente dell’open day, alcuni studenti pro-Palestina hanno deciso di organizzare un contro evento all’interno del cortile dell’Università degli Studi di Milano. Questi studenti, che lo scorso maggio avevano occupato il cortile con un’acampada in tenda, hanno allestito banchetti e esposto manifesti critici nei confronti della Statale, definendola “complice di genocidio”.

L’iniziativa dei manifestanti ha preso di mira gli accordi dell’università con istituzioni accademiche israeliane, come la Reichman University, rappresentata da attivisti che esibivano cartelli macchiati di sangue. Il contro open day è stato organizzato per esprimere il dissenso verso quanto percepito come una mancanza di trasparenza da parte dell’ateneo nei confronti delle problematiche legate al conflitto israelo-palestinese.

Secondo gli studenti coinvolti nell’azione, l’ateneo avrebbe rimandato l’open day di maggio per evitare di mostrare la presenza degli attivisti pro-Palestina che avevano occupato il cortile in segno di protesta. L’obiettivo del contro open day è stato quindi quello di portare all’attenzione del pubblico la questione dell’intifada studentesca e promuovere il boicottaggio del sistema accademico israeliano, denunciando la presunta complicità dell’Università degli Studi di Milano con la macchina bellica sionista.

Approfondimenti

    Università degli Studi di Milano:
    L’Università degli Studi di Milano, anche conosciuta come La Statale, è una delle più prestigiose istituzioni accademiche italiane. Fondata nel 1924, offre una vasta gamma di corsi di laurea, lauree magistrali, dottorati di ricerca e corsi di perfezionamento in diverse discipline. La sua sede principale si trova a Milano, in via Festa del Perdono.

    Via Festa del Perdono:
    Via Festa del Perdono è una strada situata nel centro di Milano, vicino all’Università degli Studi di Milano. È una delle vie storiche della città e prende il nome dalla cerimonia religiosa del Perdono, che si teneva tradizionalmente in quella zona.

    157 corsi:
    L’offerta formativa dell’Università degli Studi di Milano conta 157 corsi, tra cui 80 corsi di laurea triennale, 2 lauree professionalizzanti e 75 corsi di laurea magistrale. Questa vasta gamma di opzioni offre agli studenti la possibilità di specializzarsi in molteplici ambiti accademici.

    Studenti pro-Palestina:
    Gli studenti pro-Palestina sono attivisti che sostengono la causa palestinese e si impegnano a sensibilizzare l’opinione pubblica sul conflitto israelo-palestinese. Nel contesto dell’articolo, alcuni di essi hanno deciso di protestare durante l’open day dell’Università degli Studi di Milano per esprimere il loro dissenso verso presunte politiche dell’ateneo legate a istituzioni accademiche israeliane.

    Reichman University:
    La Reichman University, menzionata nell’articolo, è un istituto accademico israeliano con sede a Tel Aviv. L’università è nota per la sua ricerca e per essere un centro di eccellenza accademica in Israele.

    Intifada:
    L’intifada è un termine arabo che significa “sollevazione” o “ribellione”. Nel contesto del conflitto israelo-palestinese, l’intifada si riferisce a periodi di intensa agitazione politica e sociale da parte del popolo palestinese contro l’occupazione israeliana e per rivendicare i propri diritti nazionali.

    Boicottaggio del sistema accademico israeliano:
    Il boicottaggio del sistema accademico israeliano è una forma di protesta utilizzata da attivisti internazionali per denunciare la presunta complicità delle istituzioni accademiche israeliane con lo stato di Israele e le politiche nei confronti del popolo palestinese. Questo tipo di azione mira a mettere pressione sul governo israeliano attraverso sanzioni e isolamento a livello internazionale.

Ultimo aggiornamento il 22 Giugno 2024 da Sara Gatti

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