Università di Betlemme: un faro di speranza per gli studenti in tempi di crisi

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Università di Betlemme: un faro di speranza per gli studenti in tempi di crisi - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

Dall’inizio del conflitto nella regione, l’Università di Betlemme ha affrontato sfide enormi per garantire l’istruzione dei suoi 3.400 studenti. In un recente incontro a Roma, i rappresentanti dell’unica università cattolica della Terra Santa hanno cercato di sensibilizzare gli ambasciatori della Santa Sede riguardo alle difficoltà crescenti che gli studenti devono affrontare per raggiungere il campus. Questo ateneo non è solo un luogo di apprendimento, ma un simbolo di resilienza e speranza per la popolazione palestinese e per i sostenitori della pace.

Un rifugio educativo in tempi di guerra

L’Università di Betlemme è stata fondata nel 1973 con l’intento di rispondere alle esigenze educative del popolo palestinese. Sostenuta dal Vaticano e dall’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, oggi rappresenta una vera e propria “ancora di salvezza” per gli studenti e le loro famiglie in un contesto di conflitto e instabilità. Stando a quanto dichiarato da padre Jack Curran, vicerettore dello sviluppo, il campus non è solo un centro accademico, ma anche un rifugio per coloro che cercano sicurezza lontano dalle violenze circostanti.

Con 800 nuovi studenti iscritti quest’anno, l’Università continua a fornire opportunità di istruzione nonostante le difficoltà. Tuttavia, la situazione per gli studenti è complessa. Circa la metà di loro si confronta quotidianamente con la minaccia di ostacoli nel raggiungere il campus, sia provenendo da Hebron che da Gerusalemme. Questi percorsi sono frequentemente interrotti da controlli e chiusure, rendendo il viaggio verso l’istruzione un’impresa insidiosa. Nonostante ciò, l’istituzione si impegna incessantemente nella ricerca della verità e nella promozione della giustizia sociale.

Il ruolo cruciale della comunità internazionale

Nel corso dell’incontro a Roma, padre Armin Luistro, superiore generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, ha sottolineato l’importanza di sostenere l’Università di Betlemme non solo come istituzione accademica, ma anche come attore di pace e cambiamento in un contesto di crisi. Il messaggio principale trasmesso agli ambasciatori è stato quello di amplificare la narrazione dell’università, invitandoli a condividere la sua storia e le sue sfide con le loro reti internazionali.

Il supporto della comunità globale è fondamentale per garantire che gli studenti palestinesi possano continuare a ricevere un’istruzione di qualità. La consapevolezza internazionale sulle sue iniziative accrescerà l’impatto positivo non solo sugli studenti ma sull’intera comunità. L’università è percepita come un simbolo di forza e resilienza e, per noi, è essenziale che questo messaggio venga diffuso ampiamente.

Educare per la pace: un futuro da costruire

La missione dell’Università di Betlemme è più di un semplice obiettivo educativo; è un invito a costruire un futuro di pace in una terra lacerata da conflitti. Fratel Hector Hernan Santos Gonzalez, rettore dell’università, ha evidenziato il potere trasformativo dell’istruzione, soprattutto in tempi di crisi. L’istituto si trova nel cuore di Betlemme, vicino al Tempio della Natività, e accoglie studenti cristiani e musulmani. Questa diversità è una delle risorse più preziose dell’ateneo, promuovendo il dialogo e la comprensione tra differenti fedi e culture.

L’Università di Betlemme offre una vasta gamma di programmi accademici progettati per preparare gli studenti a intraprendere professioni significative, sviluppando competenze e valori fondamentali. Attraverso l’istruzione, gli studenti sono incoraggiati a immaginare un futuro migliore, a costruire comunità solide e a promuovere la pace nonostante le continue violenze a cui sono esposti.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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