Un documento ufficiale firmato a Tirana segna l’inizio di una collaborazione tra enti accademici e sanitari italiani e albanesi. L’accordo, valido per tre anni, vuole consolidare rapporti in campo medico, scientifico e formativo, puntando sulla cooperazione tra pubblico e privato per migliorare servizi e ricerca nel settore sanitario.
Un’intesa triennale per unire formazione, ricerca e servizi sanitari in albania
Il 2025 ha visto la firma di un Memorandum d’intesa tra l’Università di Medicina di Tirana , il Centro Ospedaliero Universitario “Madre Teresa” , l’Ospedale San Raffaele S.r.l. e l’Università Vita-Salute San Raffaele . Questo accordo punta a costruire un partenariato strutturato che durerà tre anni, con l’obiettivo di sviluppare progetti congiunti nei campi dell’assessment, della formazione specialistica, della ricerca scientifica e dell’innovazione sanitaria.
Collaborazione tra accademia e servizi sanitari
La collaborazione mira a stabilire un modello condiviso dove le competenze accademiche e sanitarie si fondono per migliorare la qualità dei servizi offerti nelle strutture coinvolte. Nel dettaglio si prevede lo scambio di best practice, la partecipazione a programmi di training avanzati e la promozione di iniziative di ricerca applicata che possano rispondere alle esigenze contemporanee della sanità pubblica e privata in Albania.
Ruolo della cooperazione pubblico-privata per affrontare le sfide sanitarie del presente
Il Memorandum riconosce il valore strategico che la cooperazione tra istituzioni pubbliche e realtà private può assumere per affrontare i problemi emergenti nel campo sanitario. Il coinvolgimento di attori diversi permette di integrare le risorse, potenziare la ricerca e aumentare la diffusione di tecnologie e metodi didattici orientati alla pratica clinica.
Innovazione e internazionalizzazione
In particolare, il documento evidenzia come questa alleanza favorisca l’adozione di soluzioni innovative in ambito medico, il miglioramento dell’offerta formativa e l’internazionalizzazione dei programmi accademici. Lo scopo è garantire una preparazione specialistica al passo con gli standard europei e una ricerca scientifica che sappia rispondere efficacemente alle sfide regionali, come la gestione delle malattie croniche e la modernizzazione della rete ospedaliera.
Il ruolo di UniSR e San Raffaele si concretizza anche nella disponibilità a trasferire tecnologie, protocolli e modelli organizzativi che hanno dimostrato efficacia in Italia, mentre l’Università di Medicina di Tirana e il Centro Ospedaliero albanese mettono a disposizione un contesto operativo funzionale per la sperimentazione e l’adattamento locale di tali modelli.
Commenti delle autorità sul valore dell’accordo e i possibili sviluppi futuri
I rappresentanti del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi e Paolo Rotelli, hanno sottolineato l’importanza di questo passo che rafforza il sistema sanitario albanese e spinge all’adozione di modelli di eccellenza nella formazione e ricerca medica. Hanno definito l’intesa come “una vera diplomazia della scienza e della salute” capace di consolidare scambi istituzionali, culturali e professionali tra Italia e Albania.
Il riferimento alla leadership politica dei due paesi, con Giorgia Meloni e Edi Rama, ha indicato che la collaborazione va oltre il solo ambito sanitario, aprendo scenari per ulteriori opportunità a sostegno del dialogo e della partnership bilaterale. Ci si aspetta che questa alleanza stimoli anche nuove iniziative comuni e sinergie in altri settori legati alla salute pubblica e alla ricerca.
Il Memorandum ha valore immediato e segna l’avvio di una fase di cooperazione sempre più intensa, con l’obiettivo di portare vantaggi concreti sia agli operatori sanitari coinvolti che ai cittadini di entrambe le nazioni. Il percorso sarà monitorato e potrà evolversi sulla base dei risultati che emergeranno nei prossimi anni.