Università di Trieste verso le elezioni del rettorato: i profili e le proposte delle due candidate

Università di Trieste verso le elezioni del rettorato: i profili e le proposte delle due candidate

Il 6 maggio all’università di Trieste si elegge il nuovo rettore tra Ilaria Garofolo e Donata Vianelli, che propongono visioni diverse per affrontare sfide accademiche, professionali e territoriali.
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Il 6 maggio si terrà l'elezione per il nuovo rettore dell'Università di Trieste, con due candidate che propongono visioni complementari per rafforzare formazione, ricerca e rapporto con il territorio, affrontando sfide legate a internazionalizzazione, fuga di cervelli e qualità dell'istruzione. - Gaeta.it

Il prossimo 6 maggio si terrà l’elezione per il nuovo rettore dell’università di Trieste, con un eventuale ballottaggio programmato per il 13 dello stesso mese. Due sono le candidate in corsa, entrambe provenienti da importanti dipartimenti dell’ateneo. Ognuna propone un modello di università legato allo sviluppo culturale, professionale e sociale del territorio. L’evento assume un peso particolare considerando le sfide aperte riguardo alla formazione di figure professionali, al fenomeno della mobilità dei laureati e ai rapporti tra università e realtà esterna.

Il percorso e la visione di ilaria garofolo sul ruolo dell’università oggi

Ilaria Garofolo, docente di architettura tecnica e con esperienze direttive nei dipartimenti di ingegneria e architettura, si presenta con un programma che sottolinea il valore dell’università come fulcro di crescita personale e motore di sviluppo territoriale. Tra il 2017 e il 2019 ha guidato il dipartimento in cui insegna e ha ricoperto ruoli di delegata e collaboratrice per questioni di edilizia ed energia.

Secondo lei, l’università deve rimanere una fucina di idee, capace di stimolare innovazione e confronto, specie in tempi dove la dimensione virtuale rischia di isolare. Per Garofolo è vitale puntare sulla formazione della persona oltre che sulla trasmissione di conoscenze tecniche, alimentando valori da cui nascono le energie creative per affrontare il futuro.

L’esperta solleva anche il tema delle carenze nelle professioni mediche. A suo avviso la rimozione del test di ingresso a medicina, pure messa in atto per far fronte alla domanda, ha complicato la gestione degli studenti e potrebbe aver posticipato problemi importanti. Propone, come fanno altri paesi, una selezione precoce già negli ultimi anni di scuola superiore, basata su merito e attitudini, per orientare meglio i giovani verso percorsi che li motivano davvero.

Riguardo alla fuga di cervelli verso l’estero, Garofolo indica motivi legati a condizioni lavorative e di vita che oggi l’Italia fatica ancora a garantire. L’esperienza estera offre a molti laureati un ambiente più ricco di stimoli, mobilità professionale e servizi quotidiani. Per limitare questo fenomeno servirebbero interventi mirati su salari, welfare e misure di supporto alla famiglia nel mondo del lavoro.

Sulla relazione tra università e territorio sostiene che il rapporto è migliorato molto negli ultimi anni, con iniziative funzionali come job@UniTS. Guardando avanti, suggerisce di ampliare le connessioni verso Est, oltre i Balcani, e con altre regioni italiane dalla forte imprenditoria. L’obiettivo è una maggiore apertura che rafforzi l’impatto dell’ateneo su scala più ampia.

Infine, fa presente la necessità di migliorare la serenità lavorativa dopo anni segnati da emergenze e complessità burocratiche, proponendo premi e riconoscimenti per il personale. Vuole promuovere una università più internazionale, attenta all’accoglienza di persone provenienti da contesti diversi, che contribuisca allo sviluppo della comunità locale.

Donata vianelli e il suo progetto per un’università all’altezza delle sfide culturali ed economiche

Donata Vianelli, docente di economia e gestione delle imprese, dirige dal 2021 il dipartimento di scienze economiche, aziendali, matematiche e statistiche. È componente del senato accademico e ha una lunga esperienza da delegata per orientamento e job placement. La sua proposta punta innanzitutto sulla qualità alta della conoscenza, indispensabile per la formazione di cittadini consapevoli e preparati.

Vianelli richiama il ruolo fondamentale dell’università di presidio culturale in un’epoca dove università telematiche e livelli generali di superficialità mettono a rischio profondità e rigore degli studi. Per lei, mantenere l’eccellenza scientifica e umanistica è priorità per lo sviluppo individuale e sociale.

Sul tema della carenza di professionisti medici critica la scelta di eliminare il numero programmato in medicina, che ritiene abbia prodotto conseguenze negative sulla formazione e qualità didattica. Sottolinea l’impatto a lungo termine delle decisioni di politica universitaria, con ricadute anche sul sistema sanitario.

Quanto alla perdita di laureati qualificati verso l’estero, evidenzia differenze salari, opportunità e servizi come fattori decisivi. Pone attenzione ai giovani che scelgono di proseguire master e dottorati fuori dall’Italia, convinti che in quei contesti avranno chance migliori di lavoro stabile e remunerato.

Vianelli mette in luce come la città di Trieste stia cambiando con una crescita delle occupazioni giovanili e un tessuto di start up più vivace. Un progetto recente, Agorai Innovation Hub, rappresenta un esempio di iniziativa per attrarre talenti e creare nuove occasioni di lavoro.

Riguardo al dialogo con il territorio, ricorda gli sforzi già avviati dall’università per collaborare con imprese e realtà locali. La ricerca, sia di base che applicata, va messa in primo piano per favorire innovazione e sviluppo condiviso. Inoltre chiede maggior trasparenza e comunicazione sulle eccellenze accademiche, per coinvolgere più attivamente la comunità.

Vianelli vuole rafforzare il senso di appartenenza all’ateneo, creando orgoglio tra studenti e personale. Desidera che il campus si apra di più alla città, promuovendo una conoscenza diffusa del lavoro svolto al suo interno, in modo che l’università diventi un punto di riferimento riconosciuto in tutto il territorio.

Le elezioni al rettorato di trieste nel contesto delle sfide universitarie italiane

L’appuntamento elettorale all’università di Trieste arriva in un momento delicato per il mondo accademico italiano. I candidati devono confrontarsi con temi come la modernizzazione dei processi di selezione e formazione, l’internazionalizzazione e il rapporto con il tessuto socio-economico locale e nazionale.

Il sistema universitario sta cercando di reagire alle necessità di modificare alcune prassi storiche mettendo al centro merito, capacità e attitudine. Allo stesso tempo è chiamato a trattenere talenti e competenze, con politiche capaci di bilanciare preparazione, mobilità e possibilità di carriera nei propri confini.

Il coronamento della selezione del nuovo rettore di Trieste offrirà dunque uno sguardo utile sulle strategie dell’ateneo per rispondere a necessità concrete. Sarà poi interessante osservare come queste scelte influiranno nel prossimo futuro, su un ambiente accademico aperto alle trasformazioni ma che conserva un peso fondamentale nella società.

Le candidature di Ilaria Garofolo e Donata Vianelli esprimono due sensibilità diverse ma convergenti verso l’attenzione a studenti, personale e coinvolgimento del territorio. La loro elezione potrebbe segnare un passaggio significativo per Trieste, dove università, impresa e comunità cercano nuove vie per convivere e crescere insieme.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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