Un segnale radio anomalo, proveniente da una stella di neutroni distante oltre 15 mila anni luce, sta mettendo in difficoltà gli esperti. L’oggetto, identificato come ASKAP J1935+2148, emette impulsi radio insoliti, mai osservati fino ad ora. La sua natura e il significato di questi segnali restano ancora un mistero, alimentando ricerche e teorie nel campo dell’astronomia.
Caratteristiche della stella di neutroni askap j1935+2148
La stella ASKAP J1935+2148 si trova nel piano della Via Lattea, a circa 15.820 anni luce dalla Terra. È un tipo di stella di neutroni, cioè un residuo compatto formato dopo l’esplosione di una supernova. Nel dettaglio, queste stelle rimangono quando il nucleo di una stella massiccia collassa sotto la propria gravità dopo che gli strati esterni sono stati espulsi durante l’esplosione. ASKAP J1935+2148 viene considerata un caso particolare perché ha un comportamento di pulsazione unico. Mostra periodi alterni di impulsi radio intensi, poi diversi momenti di pulsazioni deboli o addirittura assenti. Il suo ciclo di emissione dura poco meno di un’ora, precisamente 53,8 minuti per ogni pulsazione completa.
Un segnale radio molto particolare
Il segnale proveniente è molto luminoso nel momento di massima attività, con una polarizzazione fortemente lineare. Quando la stella riprende a pulsare dopo una pausa, l’intensità cala drasticamente, arrivando a un livello circa 26 volte inferiore, con emissioni a polarizzazione circolare. Queste caratteristiche hanno sorpreso gli scienziati visto che non rientrano nei modelli standard finora studiati. Non solo la durata e il ritmo delle pulsazioni sono atipici, ma anche la variazione della luminosità e della polarizzazione non trova riscontri netti nelle stelle di neutroni conosciute.
Cosa sono le stelle di neutroni e come si classificano
Le stelle di neutroni nascono dal collasso gravitazionale di stelle molto massicce, tipicamente tra 8 e 30 volte la massa del Sole. Quando il combustibile nucleare della stella si esaurisce, il nucleo implode lasciando un piccolo corpo densissimo, spesso intorno a 20 chilometri di diametro ma con una massa superiore a una volta e mezza quella del Sole. Questi oggetti possono assumere forme diverse a seconda delle loro proprietà, dando origine a vari fenomeni.
Le diverse categorie di stelle di neutroni
La stella di neutroni “classica” resta relativamente silenziosa; non emette segnali facilmente osservabili e si comporta come un corpo compatto stabile. Le pulsar sono quelle che ruotano velocemente e proiettano fasci di onde radio dai poli magnetici. Mentre ruotano, questi fasci appaiono come lampeggi regolari, simili a fari nello spazio. Le magnetar, invece, possiedono campi magnetici particolarmente intensi, miliardi di volte più potenti rispetto a quelli terrestri. Questi campi creano instabilità che possono provocare esplosioni energetiche e emissioni di raggi X e gamma. In certi momenti le magnetar possono manifestare sussulti o brillamenti, risultando instabili nel tempo.
ASKAP J1935+2148 presenta caratteristiche in parte affini a quelle delle magnetar, ma anche un ritmo che non coincide esattamente con nessuna categoria nota. L’attività radio isolata e la variabilità del segnale potrebbero portare gli astronomi a rivedere il modo in cui si raggruppano questi oggetti.
Il possibile ruolo di askap j1935+2148 tra le stelle di neutroni
La comunità scientifica ha scoperto nei recenti anni vari oggetti simili ad ASKAP J1935+2148, tutti emettitori di segnali radio di tipo anomalo. Si tratta spesso di stelle di neutroni con proprietà particolari che le differenziano rispetto a pulsar e magnetar tradizionali. Nonostante alcune differenze nei dettagli, si ipotizza l’esistenza di una popolazione di stelle di neutroni evolute, in grado di emettere impulsi radio coerenti pur mantenendo una bassa attività a raggi X.
Un anello di congiunzione nella galassia
ASKAP J1935+2148 potrebbe rappresentare un anello di congiunzione tra questi gruppi. Alcuni ricercatori suggeriscono che sia una magnetar antica, con un campo magnetico forte abbastanza da generare segnali radio, ma con pulsazioni molto lente e una luminosità particolarmente bassa nei raggi X. Questa ipotesi spiegherebbe la natura insolita del segnale e la variazione del suo stato attivo.
Il segnale radio con polarizzazione che cambia indica fenomeni complessi nella struttura magnetica o nell’ambiente che circonda la stella. Questi particolari potrebbero fornire chiavi importanti per interpretare cosa succede nelle fasi avanzate della vita di una stella di neutroni. L’oggetto rimane monitorato da vari telescopi sparsi sulla Terra, mentre gli astronomi tentano di capire se sia un singolo caso o il primo membro riconosciuto di una nuova classe di corpi celesti.
Nel frattempo, la rilevazione conferma quanto la galassia conservi ancora misteri da svelare, specie in quelle regioni distanti e meno esplorate. Restano da osservare con attenzione futuri segnali per costruire un quadro più chiaro sull’evoluzione delle stelle estreme e sui fenomeni magnetici più potenti che si verificano nello spazio profondo.