Un’oasi di pace a un soffio da Roma: il suo immenso parco naturale ti lascerà senza parole

Un’oasi di pace a un soffio da Roma: il suo immenso parco naturale ti lascerà senza parole

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Alla scoperta di Barbarano Romano - Foto Facebook@comunedibarbaranoromano - gaeta.it

Vicinissimo alla Capitale sorge un borgo immerso nel verde di un bellissimo parco naturale. È un luogo fantastico per rigenerarsi. 

Nei pressi di Roma c’è una delle gemme più affascinanti del Parco Naturale Regionale Marturanum, un luogo dove la bellezza naturale si fonde con una storia ricca e affascinante. Barbarano Romano è un incantevole borgo, situato a 340 metri di altitudine, si affaccia sulla confluenza di due affluenti del torrente Biedano. La sua posizione strategica, a soli 28,5 km da Viterbo e 72 km da Roma, lo rende facilmente accessibile per chi desidera esplorare un paesaggio caratterizzato da frutteti, vigneti e noccioleti. La tradizione contadina di Barbarano è viva e palpabile, offrendo un’esperienza unica a chi visita questa località.

Un viaggio nella storia di Barbarano Romano

La storia di Barbarano Romano è affascinante e complessa. Si stima che l’area fosse abitata fin dall’epoca preistorica, con insediamenti risalenti all’Età del Bronzo. Durante il periodo etrusco, il nucleo abitativo di Marturanum si sviluppò, diventando un importante punto di contesa tra Roma e Viterbo nei secoli successivi. Nel XIV secolo, il borgo divenne un feudo della potente famiglia Anguillara, per passare poi sotto il dominio degli Orsini e, successivamente, dei Borgia nel XV secolo. Questo passato tumultuoso ha lasciato un’impronta indelebile sull’architettura e la cultura del luogo.

Il centro storico di Barbarano Romano è un vero e proprio museo a cielo aperto, con tre strade parallele e una triplice cinta muraria. Passeggiando per le vie del borgo, i visitatori possono ammirare dettagli architettonici medievali, vicoli pittoreschi e piazzette accoglienti. Le chiese di Barbarano Romano sono tra le principali attrazioni del borgo.

La Bellezza Di Barbarano Romano
Cosa Vedere A Barbarano Romano – Foto Facebook@Visitlazio – Gaeta.it

Tra le chiese più significative c’è la Chiesa del Crocifisso, risalente probabilmente al XII-XIII secolo, famosa per l’omonimo Crocifisso in legno del XVI secolo. Il complesso di Sant’Angelo, che comprende una chiesa sconsacrata del XIII secolo, ospita il Museo Archeologico delle necropoli rupestri di Barbarano, dove sono conservati reperti di inestimabile valore. Un’altra chiesa di interesse è Santa Maria del Piano, costruita nel XIII secolo, che custodisce affreschi di grande valore artistico. La visita può concludersi presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, la cui esistenza è documentata fin dall’XI secolo, dove si trova un affresco che rappresenta la Madonna che allatta Gesù.

La cinta muraria che abbraccia il borgo è un altro elemento di grande fascino. Sebbene pochi resti della più antica cinta siano visibili, la struttura più recente conserva porzioni significative, come il torrione di Porta Romana, che nel 1863 ha visto l’aggiunta di un orologio.

Non si può visitare Barbarano Romano senza un passaggio al Museo Archeologico, situato nel centro storico (via Sant’Angelo). Questo museo presenta reperti provenienti da scavi effettuati nell’area circostante, offrendo una panoramica sulla vita quotidiana degli antichi abitanti del luogo.

Scoprire le tradizioni locali

Barbarano Romano è anche un luogo di vivaci tradizioni locali, molte delle quali hanno un forte legame con la religione. Tra le festività più importanti si annoverano la festa di S. Antonio Abate (17 gennaio), il Corpus Domini e la festa della Natività di Maria, che si celebra il 6 settembre con eventi tra concerti e manifestazioni sportive. Il 10 settembre si festeggia S. Nicola da Tolentino, mentre il 4 dicembre è dedicato a Santa Barbara, patrona del paese, con processioni e spettacoli pirotecnici.

Una manifestazione particolarmente affascinante è l’Attozzata, che si tiene la prima domenica di maggio nei pressi della necropoli etrusca di Caiolo. Durante questa festa, i pastori preparano ricotta in recipienti tradizionali, offrendo un’esperienza gastronomica unica ai visitatori.

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