La cronaca lombarda torna a occupare spazio per il caso di Bledar Ujka Afikat, un uomo con precedenti penali per omicidio. Dopo la sua scarcerazione, è stato arrestato nuovamente in seguito all’accoltellamento di una donna avvenuto in piena serata a Brescia. Il fatto ha riacceso i riflettori su una vicenda criminale lunga quasi vent’anni, iniziata con un omicidio avvenuto a Milano nel 2004.
condanna a milano nel 2006 per omicidio e tentato omicidio
Il passato giudiziario di Bledar Ujka Afikat è ben documentato dagli atti processuali partiti nel 2004. In quell’anno era stato coinvolto in un violento episodio a Milano, dove aveva ucciso Mario Todde, 32 anni, a seguito di una lite scoppiata all’interno di un’auto. Nella stessa circostanza venne ferito anche un amico della vittima, allora ventunenne. Il processo di primo grado si era chiuso con una pena di 30 anni di reclusione, inflitta con rito abbreviato, ma al ricorso in appello la corte d’assise di Milano ha ridotto la condanna a 19 anni e 4 mesi, eliminando l’aggravante relativa ai futili motivi.
La sentenza definitiva, confermata nel 2006, ha quindi sancito la responsabilità di Afikat nel delitto. Un fatto di cronaca che aveva richiamato l’attenzione pubblica per la violenza scaturita da una lite apparentemente banale. La condanna si era fatta definitiva e Afikat è rimasto in carcere per quasi due decenni prima di essere rimesso in libertà.
la nuova aggressione a brescia durante la serata di pasqua
Nonostante il lungo periodo di detenzione, Bledar Ujka Afikat è stato protagonista di un nuovo episodio violento nel corso della serata di Pasqua del 2025. Questa volta la scena si è spostata a Brescia, in corso Garibaldi, una zona nota per i locali frequentati dai residenti e dai turisti. Afikat ha accoltellato una donna, impiegata in un bar della zona insieme al suo compagno. I motivi dell’aggressione restano ancora avvolti nel mistero e sono oggetto di indagini da parte delle autorità.
La vittima non è in pericolo di vita, ma le ferite riportate sono state giudicate dagli inquirenti molto gravi. I colpi ricevuti, infatti, potevano risultare fatali in altre circostanze, considerata la zona del corpo colpita e la natura delle ferite. La dinamica dell’aggressione e le ragioni che hanno spinto Afikat a questo nuovo gesto violento saranno chiarite nelle prossime settimane, ma la necessità di un intervento immediato ha portato al suo nuovo arresto.
il ritorno in carcere per tentato omicidio
Bledar Ujka Afikat è stato quindi nuovamente rinchiuso in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Il provvedimento segue le norme del codice penale e risponde alla pericolosità dimostrata dall’uomo con l’azione violenta a Brescia. Considerando il suo passato, le autorità giudiziarie hanno valutato indispensabile limitare la libertà personale in attesa delle indagini approfondite.
Gli agenti di polizia hanno agito rapidamente dopo l’aggressione, fermando Afikat e avviando le procedure di custodia cautelare. L’uomo è stato già sottoposto ai primi interrogatori, mentre la donna ferita è stata ricoverata per le cure necessarie e monitorata per eventuali complicanze. Il caso è seguito da vicino sia per la gravità delle accuse in corso sia per il precedente giudiziario del soggetto coinvolto.
Il nuovo arresto di Afikat sottolinea un episodio di violenza che interessa non solo la città di Brescia, ma anche le strutture giudiziarie. Seguiranno aggiornamenti sui futuri sviluppi processuali e sulle condizioni della donna aggredita. La vicenda ripropone interrogativi sulla gestione dei detenuti a rischio e sui sistemi di controllo dopo il rilascio.