Un grave episodio di violenza si è verificato ieri mattina ad Alife, nel casertano, nei pressi di un centro commerciale. Vincenzo Di Matteo, un uomo di 80 anni, ha sparato contro due persone legate alla gestione della struttura, mettendo in pericolo la loro vita. I Carabinieri sono intervenuti rapidamente e hanno tratto in arresto l’anziano autore della sparatoria. L’inchiesta è ancora in corso e si cerca di capire il movente che ha portato a questo gesto.
dinamica della sparatoria e condizioni delle vittime
Il fatto è accaduto all’esterno del centro commerciale ad Alife, dove Vincenzo Di Matteo ha esploso alcuni colpi di pistola ferendo Raffaele Visone, 50 anni, e Antonio Visone, suo cugino, entrambi titolari della struttura. La reazione di Antonio è stata immediata: “ha tentato di disarmare Di Matteo, provocando una colluttazione durante la quale l’anziano è caduto sbattendo la testa a terra.” Subito dopo, è stato soccorso e trasportato all’ospedale di Piedimonte Matese per le cure necessarie. Non ci sono invece dettagli specifici sulle condizioni di Raffaele e Antonio, ma la gravità delle ferite e il fatto che siano stati colpiti a fuoco confermano la pericolosità dell’accaduto.
L’arresto di Di Matteo è seguito alle cure ospedaliere e al suo stato di salute che ha permesso di procedere all’identificazione e al fermo per tentato duplice omicidio. L’arma usata non è stata ancora descritta nei dettagli, ma l’intervento immediato dei Carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.
indagini e possibile movente della sparatoria
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha assunto il coordinamento delle indagini per ricostruire con precisione quanto successo e individuare i motivi dietro la violenza. Nonostante le perquisizioni e gli interrogatori, al momento il movente resta incerto. La pista più accreditata suggerisce l’esistenza di dissidi economici tra Vincenzo Di Matteo e i fratelli Visone. Si ipotizza che le tensioni riguardino controversie immobiliari legate alla proprietà del centro commerciale o terreni adiacenti.
Gli investigatori stanno esaminando documenti e prove relative a queste vecchie controversie per capire se abbiano potuto degenerare nel gesto criminale. Non è escluso che altre circostanze personali o familiari possano aver influenzato l’escalation della violenza. La Procura è in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, fissata per domani davanti al giudice delle indagini preliminari di Santa Maria Capua Vetere, che valuterà la legittimità dell’arresto e i prossimi provvedimenti da adottare.
contesto e reazioni sul territorio di alife
L’evento ha suscitato preoccupazione e sdegno nella comunità di Alife e nei comuni limitrofi della provincia di Caserta. Il centro commerciale coinvolto è un punto di riferimento per abitanti e lavoratori della zona, e il fatto che un litigio sia degenerato in un atto di violenza armata ha acceso un dibattito sulla sicurezza e sui rapporti tra le parti coinvolte.
Le autorità locali hanno invitato a mantenere la calma e a lasciare che la magistratura svolga il suo corso. La presenza dei Carabinieri nella zona è aumentata nelle ultime ore per garantire la tranquillità e prevenire eventuali tensioni. Alcuni residenti hanno ricordato dissidi pregressi tra le famiglie, ma “nessuno si aspettava un episodio così violento.” Non sono state registrate altre problematiche legate all’attività commerciale o simili nelle settimane precedenti.
L’evento rimane al centro dell’attenzione giudiziaria e mediatica, con la speranza che le indagini facciano chiarezza e che, al più presto, si possa tornare alla normalità in quella parte del casertano.