In un episodio che ha scosso la tranquillità di Ortisei, all’inizio di marzo, un uomo di 45 anni ha fatto perdere le sue tracce dopo un soggiorno all’Hotel Adler, un prestigioso cinque stelle della Val Gardena. In compagnia di due adulti e un minorenne, l’uomo ha trascorso cinque giorni in questa struttura di lusso. Ma al momento del check-out, è svanito nel nulla, lasciando un conto non saldato che si aggira intorno ai 19mila euro. I proprietari, preoccupati e increduli, non hanno perso tempo e hanno allertato i carabinieri.
Le indagini si attivano
Dopo la denuncia dei titolari dell’hotel, i carabinieri hanno immediatamente avviato un’indagine. Le forze dell’ordine, con prontezza, hanno messo in moto le loro risorse investigative per rintracciare l’uomo. Fondamentale è stata la collaborazione con la direzione dell’hotel, che ha fornito dettagli preziosi: l’aspetto fisico del fuggitivo e informazioni sui suoi accompagnatori. Questi elementi hanno reso più agevole il lavoro degli investigatori.
E non è finita qui. Dalle indagini è emerso che l’uomo, originario della provincia di Livorno, non è un novellino in fatto di truffe. Ha già un passato di insolvenza fraudolenta in altre città italiane, come Firenze e Roma. Un curriculum che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.
Accertamenti e accuse in arrivo
Le ricerche hanno rivelato che l’uomo, nel suo tentativo di godere dei servizi di lusso senza pagare, era riuscito a eludere i controlli dell’hotel. E, nonostante fosse già noto per altri reati, la sua abilità nel muoversi tra diverse strutture senza lasciare tracce ha complicato il suo rintraccio. Attualmente, il 45enne è accusato di insolvenza fraudolenta. Se dovesse essere catturato, dovrà rispondere di reati che spaziano dalla truffa all’appropriazione indebita. La denuncia dei titolari dell’hotel di Ortisei rappresenta una reazione ferma da parte degli imprenditori locali, decisi a difendere l’immagine dell’accoglienza in Alto Adige e a proteggere l’economia della zona da simili comportamenti.
Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato
Questo caso mette in luce quanto sia cruciale la sinergia tra operatori privati e forze dell’ordine per garantire sicurezza e legalità nel settore turistico. I titolari dell’hotel, agendo con prontezza, non solo hanno tutelato i propri interessi economici, ma hanno anche contribuito a proteggere l’intera comunità da eventi simili in futuro. Grazie alla denuncia e all’indagine in corso, c’è speranza di individuare il sospettato e prevenire episodi che minano la fiducia degli ospiti e la reputazione del turismo in Alto Adige.