Un uomo è stato recuperato da un dirupo di oltre 30 metri dopo che era stato segnalato come scomparso dai familiari. Le operazioni di ricerca, coordinate dal personale del Commissariato di Lamezia Terme, hanno avuto inizio nelle prime ore del mattino e hanno visto un impegno straordinario da parte delle forze dell’ordine e dei soccorritori.
Le dinamiche della scomparsa
La scomparsa è stata segnalata dai familiari dell’uomo nella notte. Preoccupati dal suo prolungato assente, hanno immediatamente contattato le autorità, dando avvio a una serie di ricerche nella zona montuosa di Conflenti, dove l’indicazione del cellulare dell’uomo aveva suggerito potesse trovarsi. Nonostante fosse buio e le condizioni difficili, la Polizia non si è data per vinta, avviando una mobilitazione che avrebbe portato alla scoperta del veicolo e del suo conducente.
Le ricerche sono state complicate dalla natura impervia e vasta del territorio, che ha reso difficile per gli agenti di polizia orientarsi. I vigili del fuoco e le altre unità intervenute hanno dovuto affrontare una serie di ostacoli, tra cui la vegetazione fitta e il terreno instabile, che ha reso il recupero più pericoloso.
Individuazione del luogo
Durante le ricerche, gli agenti hanno fatto affidamento su indizi tangibili, tra i quali tracce di pneumatici vicino al burrone. Queste hanno portato a un lavoro investigativo meticoloso che ha condotto a un punto cruciale nella ricerca. L’uso di attrezzature avanzate come il “Pilota Apr” ha permesso di localizzare con precisione l’auto dell’uomo nel dirupo. Questi strumenti tecnologici hanno dimostrato di essere fondamentali in un’operazione di soccorso così complessa.
Il recupero e il soccorso
Dopo aver individuato il veicolo, i vigili del fuoco di Lamezia Terme, in collaborazione con il Nucleo Speleo Alpino Fluviale, hanno avviato le operazioni di recupero. Dotati di attrezzature specifiche, tra cui una barella Toboga, hanno estratto il ferito dall’abitacolo, dove era rimasto incastrato. Nonostante le ferite riportate, l’uomo era cosciente e in grado di comunicare, condizioni che hanno facilitato l’intervento dei soccorritori.
Una volta estratto, l’uomo è stato immobilizzato su una barella spinale. I medici del Suem118 erano già sul posto, pronti a fornire le cure necessarie e a trasportarlo in ospedale per ulteriori accertamenti e trattamenti.
La riuscita di questa operazione complessa è stata il risultato della sinergia e della professionalità dimostrata dai membri della Polizia e dei vigili del fuoco, che hanno lavorato instancabilmente per garantire il massimo della sicurezza e dell’efficacia.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Armando Proietti