Uomo uccide la moglie con coltellate e si autodenuncia a mariotto, bitonto

Uomo uccide la moglie con coltellate e si autodenuncia a mariotto, bitonto

Un uomo di 75 anni uccide la moglie a coltellate a Mariotto (Bitonto), poi tenta il suicidio; indagini in corso su un femminicidio che scuote la tranquilla comunità locale.
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Un uomo di 75 anni ha ucciso a coltellate la moglie nella loro casa a Mariotto (Bitonto), poi ha tentato il suicidio e ha confessato ai carabinieri. Le indagini sono in corso. - Gaeta.it

Un uomo di circa 75 anni ha ucciso a coltellate la moglie, poco più giovane, nella loro casa a Mariotto, una frazione del comune di Bitonto, vicino Bari. Subito dopo il fatto, ha chiamato i carabinieri confessando il delitto. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’anziano è stato trovato in bagno, dove aveva tentato di togliersi la vita senza riuscirci.

il contesto dell’omicidio a mariotto

La tragedia si è consumata in una zona residenziale di Mariotto, vicino a Bitonto, a circa 40 chilometri da Bari. Si tratta di un’area tranquilla, spesso scelta da coppie anziane come luogo di residenza lontano dal caos cittadino. L’abitazione della coppia è stata teatro della tragedia nella mattinata di un giorno di questa settimana.

Le indagini preliminari indicano che la relazione tra i due coniugi non risultava particolarmente turbolenta agli occhi dei vicini. Non ci sono al momento dettagli su liti recenti o segni di tensioni visibili. La vicenda ha però scosso profondamente la comunità locale, che conosceva la coppia da molti anni.

Il femminicidio solleva di nuovo la questione della violenza domestica anche nelle zone piccole e apparentemente tranquille. Il fatto che l’uomo abbia chiamato i carabinieri per confessare indica un momento di forte crisi. I motivi esatti della tragedia sono ancora al vaglio delle autorità.

dinamica dei fatti: la confessione e il tentativo di suicidio

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo ha colpito la moglie con un coltello all’interno dell’abitazione. L’aggressione si è svolta in un ambiente privato, probabilmente senza testimoni diretti. Quel che emerge chiaramente è che, dopo l’azione, l’uomo ha chiamato il numero di emergenza spiegando ciò che aveva appena fatto.

Questa chiamata arriva come una dichiarazione esplicita: “Venite, ho ucciso mia moglie”. Chi ha risposto ha immediatamente inviato sul posto le pattuglie. Al loro arrivo, l’uomo è stato trovato in bagno, in uno stato fisico di evidente sofferenza: aveva tentato il suicidio con lo stesso coltello, ma il tentativo è fallito.

L’intervento è stato rapido e ha evitato che l’uomo compiesse l’estremo gesto. Viene ora trasferito in ospedale per le cure necessarie. Intanto, i carabinieri hanno proceduto con i rilievi, raccolto testimonianze e saranno impegnati nelle indagini per chiarire tutti i dettagli.

le indagini e le reazioni della comunità

I carabinieri del comando di Bitonto stanno gestendo il caso, coordinandosi con la procura locale. Le indagini puntano a ricostruire le ultime ore della coppia e il contesto che ha portato alla tragedia. Si analizzeranno anche eventuali documenti come denunce o segnalazioni precedenti, anche se finora non risultano elementi in questo senso.

La comunità di Mariotto è sotto choc. I vicini raccontano di una coppia riservata, senza apparenti segnali di crisi. Il triste epilogo ha già acceso il dibattito locale sulla prevenzione della violenza in famiglia, soprattutto tra persone anziane. Spesso queste situazioni restano nascoste, con pochi segnali esterni.

Al momento le autorità mantengono riserbo sul caso per non interferire con le indagini in corso. In ogni caso, la vicenda richiama l’attenzione sulla realtà dei femminicidi, che colpiscono in modi diversi e in luoghi anche poco frequentati o lontani dai riflettori.

aspetti legali e prossimi sviluppi giudiziari

L’uomo, dopo il ricovero per il tentato suicidio, dovrà rispondere all’accusa di omicidio volontario aggravato. L’autorità giudiziaria valuterà le procedure da applicare, compresa la possibilità di perizia psichiatrica. Questi passaggi serviranno per accertare le condizioni mentali dell’uomo al momento del delitto.

Il procedimento giudiziario si focalizzerà sul racconto dettagliato dei fatti, sulle prove raccolte e sulle testimonianze incrociate. Nel frattempo, si attende l’esito delle analisi medico-legali sul corpo della vittima per confermare il numero dei traumi e la dinamica degli eventi.

La gestione di casi simili richiede tempi precisi e garanzie di trasparenza. Nel frattempo, resta alta l’attenzione sull’impatto sociale di queste tragedie. La giustizia svolge il suo ruolo nel portare alla luce tutti gli elementi utili per spiegare il dramma e assicurare un percorso di responsabilità.


L’episodio di Mariotto, ancora fresco nelle cronache locali, conferma quanto la violenza domestica rappresenti una ferita profonda nelle comunità più isolate. La memoria di quanto accaduto si lega alle azioni che le autorità intraprenderanno per fare chiarezza e gestire le conseguenze di questo dramma. Le indagini proseguono con determinazione, mentre la cittadinanza si interroga su come prevenire altre simili tragedie.

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