Un evento climatico senza precedenti ha colpito duramente la Carolina del Nord, dove l’uragano Helene ha portato con sé un’ondata di distruzione, lasciando un bilancio drammatico di oltre 130 vittime. Al contempo, Taiwan si trova in stato di allerta per l’imminente arrivo del tifone Krathon, previsto per mercoledì. In questo contesto di emergenze meteo, il governo e le forze locali stanno mobilitando risorse per affrontare le conseguenze delle tempeste.
I danni devastanti dell’uragano Helene
L’uragano Helene ha colpito con particolare violenza la Carolina del Nord, causando la morte di almeno 133 persone e lasciando centinaia di dispersi. La tempesta ha comportato una catastrofica inondazione, la peggiore che la regione abbia affrontato in un secolo, con accumuli di pioggia che hanno superato i 61 centimetri in diversi punti. Queste piogge incessanti hanno trasformato strade in torrenti e hanno provocato gravissimi danni alle infrastrutture locali.
Il centro turistico di Asheville è stato tra i più colpiti da questo disastro. I funzionari locali hanno dichiarato che il sistema idrico della città ha subito danni così estesi da richiedere settimane di riparazione. La situazione è stata descritta dal governatore della Carolina del Nord, Roy Cooper, come “una tempesta senza precedenti che richiede una risposta altrettanto senza precedenti”. Intanto, i gruppi di soccorso, le autorità locali e i volontari si stanno adoperando per fornire aiuti, trasportando rifornimenti tramite aerei, camion e anche a dorso di mulo nelle zone montane circostanti.
La richiesta di non percorrere le strade dalla parte occidentale dello Stato è stata fortemente ribadita da Joey Hopkins, segretario ai trasporti, che ha esortato alla cautela, affermando: “Non vi vogliamo qui se non vivete qui e non state aiutando con la tempesta”. Anche il presidente Joe Biden ha commentato la gravità della situazione su una piattaforma di social media, definendo l’uragano Helene come una “tempesta storica” e sottolineando l’impegno del governo federale nel garantire supporto alla popolazione colpita.
La preparazione di Taiwan per il tifone Krathon
Mentre la Carolina del Nord affronta le conseguenze dell’uragano Helene, Taiwan si prepara per l’arrivo del tifone Krathon, previsto per mercoledì. Gli allerta meteo hanno spinto le autorità taiwanesi a chiudere scuole e uffici, evacuando centinaia di residenti dalle aree più vulnerabili. Con decine di voli cancellati e oltre 500 persone già evacuate dalle regioni montuose a rischio frane, il Ministero della Difesa ha annunciato la mobilitazione di quasi 40mila truppe per supportare le operazioni di soccorso.
Le previsioni meteorologiche indicano che il tifone toccherà la città portuale di Kaohsiung, nel sud-ovest dell’isola, mercoledì mattina. Una volta fatto questo, si prevede che il tifone si sposterà verso il centro dell’isola e, infine, verso il Mar Cinese Orientale. Mercoledì e giovedì, la capitale Taipei dovrebbe avvertire gli effetti del tifone.
Il sindaco di Kaohsiung, una città con una popolazione di 2,7 milioni di abitanti, ha lanciato un appello ai residenti affinché rimangano in casa e evitino le zone a rischio inondazioni e frane. Nelle regioni montuose, si prevedono accumuli di pioggia fino a 80 centimetri, un livello che potrebbe provocare gravi problemi. Il sindaco Chen Chi-mai ha avvertito che l’intensità del tifone Krathon potrebbe essere paragonabile a quella di eventi passati devastanti, come il tifone Thelma del 1977, che causò un bilancio tragico di 37 morti e 298 feriti.
La situazione attuale e l’impatto futuro
Con le emergenze meteorologiche che si susseguono, sia in Carolina del Nord che a Taiwan, diventa cruciale monitorare l’evoluzione della situazione e le risposte attivate dalle autorità. Gli eventi climatici estremi, come evidenziato, portano con sé conseguenze devastanti e necessitano di un’attenzione e di una preparazione senza precedenti da parte delle istituzioni e dei cittadini. In un contesto globale sempre più segnato dalle sfide climatiche, le esperienze attuali possono servire come gravi avvertimenti e opportunità per riflettere sulle strategie di prevenzione.
Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina