Ursula von der Leyen accusa i politici europei: la guerra non è colpa dell'Ucraina ma di Putin

Ursula von der Leyen accusa i politici europei: la guerra non è colpa dell’Ucraina ma di Putin

Ursula Von Der Leyen Accusa I Ursula Von Der Leyen Accusa I
Ursula von der Leyen accusa i politici europei: la guerra non è colpa dell'Ucraina ma di Putin - Gaeta.it

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha recentemente esposto le sue posizioni sulla guerra in Ucraina durante il suo primo discorso significativo dopo la rielezione. Ha criticato apertamente i politici europei che attribuiscono la responsabilità del conflitto all’Ucraina, piuttosto che all’invasione russa guidata da Vladimir Putin. La leader europea ha messo in evidenza l’importanza della sovranità e della pace, rifiutando le pressioni per far accettare all’Ucraina un compromesso che possa comportare la perdita di territori.

Il concetto di pace secondo von der Leyen

La pace non è scontata

Nel suo discorso al GLOBSEC Forum di Praga, Ursula von der Leyen ha ribadito che la pace non va mai data per scontata, avvertendo i leader europei sulle narrazioni distorte riguardanti le responsabilità del conflitto. Si è soffermata sulla necessità di affrontare gli sforzi per confondere le linee di demarcazione tra aggressore e vittima. Secondo von der Leyen, attribuire la colpa della guerra all’Ucraina è una grave distorsione della verità.

La sovranità non è sinonimo di occupazione

Con parole incisive, la presidente ha dichiarato che la sovranità e la libertà di un popolo non devono essere confuse con l’occupazione e la resa. Ha posto un interrogativo cruciale ai suoi detrattori, avvertendo che nessuno si sognerebbe di incolpare i cechi o gli ungheresi per le invasioni sovietiche. Da questa analogia, von der Leyen sostiene la legittimità della resistenza ucraina e la necessità di riconoscere l’illegalità dell’operato del Cremlino, sia allora che oggi.

La critica a Orbán e la questione ungherese

La visita a Mosca e le tensioni

Uno dei temi principali del discorso è stata l’ammonizione diretta al primo ministro ungherese Viktor Orbán. Sebbene non menzionato specificamente, Orbán è chiaramente il destinatario delle critiche per il suo recente viaggio non annunciato a Mosca. Durante questo incontro, Orbán ha discusso le prospettive di una possibile cessazione della guerra, un gesto che ha suscitato polemiche e proteste all’interno dell’Unione.

L’effetto della posizione ungherese sulle forniture militari

La presidente della Commissione ha sottolineato l’impatto della posizione ungherese sulle forniture di armi all’Ucraina. Sostenendo che chi si oppone a queste forniture non sia un paladino della pace, ma piuttosto un sostenitore della sottomissione, von der Leyen ha evidenziato che, a causa dell’opposizione dell’Ungheria, milioni di euro in aiuti militari sono stati bloccati. Ha messo in guardia sugli effetti di questa situazione, sottolineando l’urgenza di agire per sostenere l’Ucraina.

La difesa dell’Europa e il rinnovato impegno di von der Leyen

La priorità della sicurezza

Nel suo intervento, von der Leyen ha annunciato che uno dei punti centrali del suo secondo mandato sarà l’accentuazione delle politiche di difesa dell’Unione. Ha pertanto enfatizzato la necessità di passare da una visione della pace come assenza di guerra a un modello in cui la pace è considerata il risultato di un accordo di sicurezza stabile e sostanziale. Questo approccio richiede investimenti significativi nell’industria della difesa e un rafforzamento delle capacità militari europee.

La revisione della politica di difesa

Von der Leyen ha dichiarato che l’Unione deve ristrutturare le sue dinamiche difensive per affrontare le attuali sfide geostrategiche. Ha espressamente richiesto una “revisione sistematica” della politica di difesa, con l’obiettivo di costruire una forza di difesa a livello continentale che possa rispondere agli attacchi ibridi e potenziare le capacità di cyberdifesa. La nomina di un commissario alla Difesa è stata suggerita come parte di questo piano, sebbene i poteri eventuali di tale figura restino incerti.

L’importanza del supporto degli Stati Uniti

Un alleato fondamentale

Durante il suo discorso, von der Leyen ha messo in evidenza l’importanza cruciale del sostegno statunitense all’Ucraina, rimarcando come in assenza di tale supporto, l’Europa si troverebbe in una posizione vulnerabile. Ha richiamato l’attenzione sul rischio di una diminuzione dell’appoggio americano qualora Donald Trump vincesse le prossime elezioni presidenziali.

Un dovere europeo

Nonostante la gratitudine verso gli amici americani, von der Leyen ha enfatizzato che la protezione dell’Europa deve rimanere una responsabilità primariamente europea, invitando i leader a unirsi per garantire la sicurezza e la stabilità del continente. Queste parole rimarcano l’importanza di una cooperazione interregionale e della coesione all’interno dell’Unione europea di fronte a sfide globali crescenti.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

    Visualizza tutti gli articoli
Change privacy settings
×